La ricetta gluten free vincitrice di questa settimana è l‘insalata di mele e quinoa di Fina de L’avvocato nel fornetto. Una vera delizia che conquisterà anche gli ospiti più capricciosi!
Da CuocOna, all’aperitivo di mercoledì, qualcuno ha fatto anche il tris!
Fina è una donna che ha fatto tanto nella sua vita e tutto bene e con passione. Ma la sua passione più grande, dopo la famiglia da vera donna del sud, è la cucina, dove esprime tutta la sua creatività. Dal dolce al salato, per una predilezione per i piatti siciliani. I dolci sono, però, la sua grande passione e lo dimostra con torte sempre molto particolari e ben curate.
Cosa dire di più? Lasciamole la parola con questa bella intervista che ci ha rilasciato!
Parlaci un po’ di te e del tuo blog, perché l’hai aperto.
– Considerata la mia età parlare di me in poco tempo non sarà facile … no, dai, scherzi a parte: sono nata a Palermo nel lontano 1962 e per i primi anni della mia vita ho vissuto in campagna, in un posto meraviglioso, a Regaleali, nell’entroterra siciliano. Credo che tutto cominci da lì: il mio amore per la cucina, la passione per il buon cibo, il rispetto della stagionalità. La capacità di destreggiarmi in cucina mi è stata poi tramandata dai miei genitori, entrambi ottimi cuochi.
Dopo aver frequentato il liceo classico intraprendo, senza troppa convinzione, gli studi di legge. Dopo la laurea, decido di non svolgere la libera professione, ma piuttosto comincio a lavorare per i Tasca, famosi produttori di vini siciliani. La mia collaborazione con loro continua fino al 2000, anno in cui la mia vita cambia direzione e, per coadiuvare lo studio legale di mio marito, prendo l’abilitazione per la professione. Essere avvocato però non mi soddisfa appieno e, comincio ad assecondare la mia passione per il cibo frequentando vari corsi di cucina per cercare di aggiungere, alla semplice passione, anche qualche nozione più specifica. Alla fine del 2011 apro, quasi per gioco, il mio blog di cucina,” L’avvocato nel fornetto”, sintesi della mia vita divisa a metà tra manuali di cucina e codice civile. Dalla prima ricetta sono trascorsi tre anni, ho conosciuto, alcune solo virtualmente, centinaia di persone con la mia stessa passione, ho incrementato le mie conoscenze culinarie, ho imparato (si fa per dire) a usare la macchina fotografica, ho appreso qualche elementare nozione di informatica – lo stretto indispensabile ma, la cosa più importante, è stata l’opportunità di stringere rapporti di vera amicizia con persone con le quali condivido la stessa passione …. un bel risultato direi!
Come ti sei avvicinata alla cucina gluten free?
– Proprio grazie al blog, ho avuto modo di interessarmi, in maniera più approfondita, alle intolleranze alimentari e alle vere e proprie malattie come la celiachia. Conoscere, poi, persone care con questo problema mi ha spinto a creare, all’interno del mio blog, una sezione dedicata al senza glutine; un modo per essere loro vicino.
Le ricette senza glutine che proponi, sono pensate solo per gli intolleranti o pensi che tutti possano mangiare le stesse pietanze?
– Le ricette che io propongo in questa sezione anche se originariamente pensate per i celiaci, sono comunque piatti che possono essere tranquillamente proposti anche a chi non è celiaco. Del resto sono fermamente convinta che, molto spesso, cuciniamo senza glutine, senza magari rendercene conto!
Cucini spesso senza glutine anche se non sei celiaca?
– È facile rispondere; almeno una volta a settimana, per partecipare al gluten free (fri) day!
Cosa ti ha spinto a partecipare alla giornata dedicata alla cucina libera dal glutine?
– Su segnalazione di un’amica ho avuto modo di conoscere il sito Gluten Free Travel & Living e l’ho trovato molto interessante, pieno di spunti e con tante informazioni che mi aiutavano a risolvere i dubbi che più mi angosciavano quando, da non celiaca, mi apprestavo a preparare una cena gluten free, non solo per capriccio ma per sfamare persone alle quali, una mia disattenzione, avrebbe comportato problemi di salute. Partecipare all’iniziativa “Gluten Free (fri) day” è stata la fisiologica conseguenza.
Pensi che cucinare evitando il glutine sia difficile? Se sì, cosa lo rende difficile? Se no, perché molti pensano che lo sia?
– Non penso assolutamente che cucinare senza glutine sia difficile e ovvio che, qualora si volessero fare preparazioni complesse quali grandi lievitati/pani e tutte quelle in cui la perfezione viene raggiunta solo grazie alla formazione del glutine, utilizzando farine dove il glutine non c’è diventa un po’ complesso. Ma, da “agglutinata” e conoscitrice di questo tipo di preparazioni so che ottenere un prodotto perfetto non è semplice neppure con le farine forti. Semmai, l’unico vero problema, per chi non è celiaco e si trova a dover cucinare per dei celiaci, è quello della contaminazione, difficilissima da evitare in un ambiente in cui, normalmente, si cucina con glutine. La poca conoscenza di tutto ciò che gravita intorno alla celiachia è l’unico motivo per cui cucinare senza glutine viene considerato qualcosa di impossibile. Ben vengano siti come il vostro che supportano non solo i celiaci, per esempio attraverso rubriche, come quella dei luoghi in cui è possibile mangiare tranquilli, verificati attraverso esperienze dirette, ma anche per chi celiaco non è con gli approfondimenti su tutti i cibi permessi.
Trovi che la cucina senza glutine abbia sapori molto diversi rispetto a quella tradizionale?
– Assolutamente no. La mia cassata, tanto per fare un esempio, è sicuramente diversa da quella fatta da un’altra persona ma, se io stessa faccio una cassata senza glutine dove il pan di spagna anziché essere con farina 00 è fatto con farina di riso, o amido di mais il risultato finale non sarà molto differente.
Tu sei siciliana e nel tuo blog c’è una sezione che si chiama proprio “la mia sicilia”, pensi che le ricette siciliane possano essere reinterpretate facilmente senza glutine?
– La cucina siciliana è molto “sglutinata”! Dicevo prima della cassata, a parte il pds poi è tutto senza glutine. E poi panelle, crocchè, caponata, peperonata, stigghiole, biancomangiare, gelo di mellone, paste di mandorle. Per sfincione e rosticceria ….ci stiamo attrezzando!
Hai avuto soddisfazioni, ti sei sentita gratificata quando hai preparato qualcosa di veramente buono, sia per il palato di tutti che per le esigenze di chi è intollerante (e non mi riferisco solo al glutine)?
– L’obiettivo principale , quando organizzo una cena, è che i miei commensali stiano bene. Chiaramente, se fra i miei ospiti c’è una persona intollerante o celiaca cerco di cucinare per tutti la stesse pietanze (soprattutto per la contaminazione). Se i celiaci non si sentono discriminati e gli altri non avvertono di aver mangiato senza glutine, io mi sento soddisfatta.
Ci sono delle allergie, delle intolleranze che limitano la tua dieta? E in che senso la limitano?
– Non ho alcun tipo di intolleranza cerco solo di mangiare e di far mangiare nel modo più sano possibile scegliendo prodotti biologici e stagionali e con cotture che preservano, al massimo, le proprietà degli alimenti.
Che cosa vorresti imparare a cucinare o che cosa non hai mai cucinato e ti incuriosisce?
– Diciamo che ho provato a cucinare un po’ di tutto proiettandomi, in particolar modo, verso le cose che più amo: i dolci. Ancora non ho trovato la Paplova perfetta, dolce che amo e che è pure gluten free.
E c’è qualcosa che vorresti imparare a cucinare senza glutine?
– Come ho detto prima alcune delle cose che ritengo più difficili da realizzare senza glutine, sono gli impasti complessi come briosce, panettone, pani eppure vedo, attraverso i tanti blog curati da celiaci, risultati apprezzabilissimi; mi piacerebbe imparare.
Da quando partecipi al GFFD è cambiato il tuo modo di considerare le pietanze che cucini? e il tuo modo di cucinare? E quali sono le pietanze che in assoluto preferisci cucinare?
– Partecipare al GGFD sta contribuendo ad arricchire un percorso di consapevolezza alimentare che, da qualche tempo, mi porta (e con me tutta la mia famiglia) ad adottare un’alimentazione più attenta, più salutare che prevede, oltre ad una riduzione delle carni rosse, accompagnata da un parallelo aumento di legumi, anche una diminuzione del glutine. Ho sempre amato il riso ma non mi limito più al semplice risotto o al riso basmati ma adesso faccio spesso uso delle diverse varietà: venere, rosso, integrale. E poi, scoperta relativamente recente, l’orzo declinato in tutte le sue forme: in zuppa, in insalata e, da buona siciliana anche nelle arancine!
Non so a voi, ma a me è venuta l’acquolina!!!
Giusto giusto in tempo per accogliere le vostre ricette di oggi.
Come partecipare?
Qui trovate tutte le indicazioni e mi raccomando, compilate il form, altrimenti CuocOna non saprà mai della vostra ricetta!
Bravissima Fina!
Ottima idea per una allettante insalata.
Complimenti anche per la bella intervista 😉
bellissimo piatto che merita moltissimo, grazie e complimenti!
Bravissima Fina!!! La quinoa che adoro. Mi piace proprio tanto questa ricetta e complimenti all’intervistatrice!! =)