Classe ’69, siciliano DOC, raffinato pasticcere e eccelso cake designer, vice campione del mondo nel Gluten free World Championship 2015, il campionato mondiale di pasticceria e pizzeria gluten free organizzato dal team della World Gluten Free Chef Academy coordinato da Francesco Favorito, in collaborazione con l’Università dei Sapori di Perugia, insegnante gluten free di pasticceria, lievitati, prodotti per la prima colazione e cake desing in corsi professionalizzanti che gestisce in Sicilia a fuori, membro della FIP (Federazione Italiana Pasticceri), membro della Accademia World Gluten Free di Francesco Favorito, oggi vi presentiamo un motivo di orgoglio per i siciliani ma nello specifico degli intolleranti in genere, una persona che fa della condivisione una ragione di vita, Alfonso Barone.
Chi è Alfonso Barone?
Alfonso Barone, nasce a Pachino il 29 marzo del ’69, inizia la sua carriera negli anni ’80 dedicandosi con passione e amore dell’arte della pasticceria, specializzandosi con gli anni nei vari settori.
Perché ad un certo punto della sua carriera professionale ha deciso di dedicarsi al senza glutine?
Ho iniziato a percorrere questa strada del “senza glutine” più o meno quindici anni fa e mi sono subito sentito intrigato da questa cosa. Un giorno, come ogni normale cittadino che si rispetti fa, sono entrato in una pizzeria, ho richiesto una pizza che fosse senza glutine per una mia cara e il personale, mi guardò male, come se avessi appena chiesto la luna o quasi come se alle spalle avessi un alieno (anche se, è vero che a quel tempo quest’arte non era così diffusa come adesso); di fronte a questa reazione ho giurato a me stesso che da quel momento mi sarei occupato personalmente di tutti coloro che hanno ogni tipo di intolleranza.
Che difficoltà ha incontrato?
Tantissime. Non credo di avere altri termini per definire quanto sia stato difficile il percorso verso l’alto. Veramente tantissime. Soprattutto con gli impasti
Il fatto di essere un professionista in pasticceria l’ha aiutata a superare gli intoppi?
Ovviamente. Essere un professionista mi ha agevolato tantissimo, ho avuto bisogno di tanta calma, pazienza, coraggio e cosa più importante fiducia in quello che faccio.
Quale è stato il più difficile cibo da “sglutinare”?
Domanda tosta. Praticamente tutti.
Nella sua famiglia come gestisce il fatto di avere un parente celiaco? Cucina per tutti senza glutine o prepara piatti separati?
Oggi, mangiare senza glutine è di alta digeribilità. Non cambia quasi niente mangiare senza glutine rispetto ai cibi con glutine. Grazie alla mia professionalità e ad anni di studio, sono riuscito a portare simili prodotti alla normalità, non riscontrando quasi nessuna differenza.
Se prepara piatti separati, come riesce a gestire la dispensa e la preparazione senza contaminare?
Per non contaminare un piatto, innanzi tutto si inizia dividendo i prodotti senza glutine e poggiandoli in uno spazio proprio a sé stante. In queste cose ci vuole parecchia organizzazione e la mia cucina è un susseguirsi di liste mentali, calcoli su quanto spazio ho a disposizione per lavorare e cosa farci sopra. Anche riguardo al tempo. Praticamente sto diventando un’ingegnere, o probabilmente sto prendendo il posto di un robot.
Che opinione ha, da professionista e da parente di una persona celiaca, dell’offerta che i vari ristoratori o locali hanno nel settore gluten free?
Sono veramente entusiasta. Era uno dei miei obbiettivi. Adesso, entrando in un locale, non ricevo più occhiatacce da parte del personale e posso richiedere in tutta serenità di farmi portare qualcosa interamente senza glutine.
Come giudica la tendenza di oggi a mangiare senza glutine pur non essendo celiaco? Crede che possa danneggiare gli interessi dei celiaci?
No. Credo piuttosto che, mangiare senza glutine, sia il benessere di oggi e di domani. Per ognuno di noi.
Quale è il cibo senza glutine che è riuscito a preparare con i migliori risultati usando le sue competenze?
Sicuramente credo di aver fatto un buon lavoro riguardo a tutti i lievitati e ai prodotti per la prima colazione.
Secondo lei, la nostra Sicilia ha un occhio di riguardo per i celiaci?
Si, specialmente per il fatto che la Sicilia è la regione con maggior numero di celiaci rispetto agli altri paesi.
Che progetti ha per il futuro?
Il mio futuro è aiutare tutte le persone che hanno problemi di intolleranza, mettendomi sempre a disposizione di tutti. L’unica mia soddisfazione è vedere sorridere la gente grazie a qualcosa che creo e che creerò sempre, giorno dopo giorno. È questo il mio futuro. È già stato scritto e lo sto vivendo proprio adesso…
Tutte le foto sono state gentilmente donate dallo chef Alfonso Barone-