mal di testa mio, non ti conosco….più!

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Anche il mal di testa lo possiamo fermare in cucina!!!

Durante tutti i post dedicati alla cucina consapevole abbiamo provato a spiegare come sia importante ascoltare il nostro corpo per poter porre rimedio a eventuali disturbi nel modo più naturale possibile, quando chiaramente possiamo intervenire, senza dover necessariamente passare dalle medicine.

Abbiamo provato a spiegare che un sintomo è la manifestazione, da parte del nostro corpo, di un disagio.
La maggior parte dei sintomi passano inosservati, perché spesso è proprio il nostro corpo a trovare una strategia per ritrovare equilibrio senza che noi ce ne accorgiamo, ma ci sono sintomi  che sono più “invadenti”.

Così, come uno starnuto di un raffreddore, può indicarci un veloce cambio di rotta nella dieta, perché abbiamo bisogno di aumentare più calore (per fare un esempio), altrettanto il dolore è un segnale che non è da sottovalutare.

Uno dei dolori che accomuna moltissime persone è il mal di testa!

Come possiamo classificare, riconoscere e magari porre rimedio a un dolore?

Teniamo sempre a mente le nostre polarità: espansione e contrazione. Quando sottoponiamo il nostro corpo a troppa espansione sentiamo dolore, così come quando lo sottoponiamo a troppa contrazione: il corpo si indurisce e sentiamo dolori.

Quindi, se impariamo a riconoscere quando un dolore è dovuto a troppa espansione o viceversa, a contrazione, possiamo provare a porre rimedio, anche, e soprattutto, attraverso un cambio di alimentazione.

Tendenzialmente i dolori che si manifestano nelle estremità del corpo, e che vanno e vengono a intermittenza, sono dovuti a un eccesso di espansione. Al contrario, i dolori che colpiscono le zone più profonde e centrali del corpo, sono causati da troppa contrazione.

Poi ci sono anche dolori che coinvolgono parti intermedie che sono il risultato  di entrambi gli eccessi.

E così come nel corpo, questo meccanismo vale anche per i mal di testa.

Per cui tendenzialmente:
i mal di testa localizzati al centro della testa o nella parte inferiore sono causati soprattutto da un’eccessiva contrazione;

I dolori frontali spesso sono invece causati da un’eccessiva espansione;

mentre i dolori alle tempie da un insieme dei due eccessi.

Inoltre, anche le infiammazioni ai nervi possono venire lette come un eccesso di estensione che si possono poi trasformare in veri e propri mal di testa o addirittura emicranie.

Per comprendere ancora meglio queste manifestazioni è Importante ricordarae che nella testa passano meridiani legati a specifici organi e alcuni mal di testa ed emicranie possono derivare da uno squilibrio di questi organi: fegato e cistifellea in primis.
Ricordiamo che il fegato regola muscoli e anche i nervi del corpo, quindi non possiamo non considerare davvero lo stato di tutto l’organismo, quando vogliamo davvero andare a fondo e risolvere il problema:
alcuni medicinali danno un immediato sollievo, ma se c’è una predisposizione allora non è sicuro che il problema venga risolto definitivamente o ridotto di frequenza.

Come intervenire quindi?

Se soffrite di mal di testa frequenti cercate di capire quando compaiono più spesso.
Ci sono mal di testa legati allo stress, quindi a eccessi di contrazione, che magari si manifesteranno proprio dietro la nuca.
Ci sono mal di testa legati magari alla sindrome premestruale, che di riflesso, rimandano all’attività del fegato (sempre tenendo come punti di riferimento i meridiani).
Stessa cosa vale per dolori che prendono anche gli occhi e la parte centrale della testa: è sempre il fegato a farci dispetto, mentre se soffriamo di cervicali allora potrebbe essere la cistifellea a ribellarsi.

Per tutti questi casi potrebbe essere utile provare a stimolare fegato e cistifellea con sapori agrodolci, o anche solo acidi per alleviare il dolore.

In linea generale, se non vi sentite in forma al 100%, vi suggerisco ancora una volta di provare a modificare la vostra alimentazione per circa tre mesi, tempo in cui avvertirete davvero dei benefici profondi, e quindi per aver ripagati gli sforzi di un cambiamento, che spesso è tutt’altro che facile: ma se il risultato è quello di stare meglio penso che ne valga la pena!!

Quindi iniziare a cercare alimenti più equilibrati che non creino né troppa espansione né troppa contrazione è il primo passo da compiere, se soffrite di mal di testa.

In base a dove sono localizzati i vostri mal di testa potrete regolarvi riducendo alimenti di origine animale (insaccati e formaggi stagionati in particolare), prodotti da forno, e alimenti troppo salati, se soffrite principalmente di dolori profondi localizzati al centro della testa o nella zona posteriore della nuca.
E in questo caso per trovare sollievo immediato provate a fare degli impacchi con acqua calda, e provate a bere del succo di mela o di arancia caldo/tiepido che aiuta a rilassare il corpo e, se non siete celiaci, provate a bere acqua calda con un cucchiaio di malto d’orzo: l’orzo agisce sul fegato facendolo rilassare.
Il fegato regola tendini, nervi e muscoli, che di conseguenza trovano beneficio da un suo allentamento di tensione!!

Mentre se soffrite più frequentemente di dolori frontali o laterali allora provate a evitare alimenti troppo espansivi come alcol, bevande zuccherate (anche succhi di frutta), zucchero raffinato, ma anche miele e fruttosio, latticini freschi, frutta e verdura di origine tropicale.
E riducete anche alimenti molto grassi e unti.
Come rimedio provate ad assumere un cucchiaino di purea di umeboshi: una prugna stagionata sotto sale per almeno 18 mesi, o provate a bere una tazza di brodo di miso a base di cipollotti (se non siete celiaci di miso d’orzo, altrimenti di riso*), o in alternativa dell’acqua calda con un pochino di salsa tamari*.

Lo so, lo so, che state pensando che fate prima a prendere una pastiglia!!!

Se proprio non riuscite a farne a meno, perché i dolori sono insopportabili, certamente la prima cosa da fare è quella di fermare il dolore, ma aumenterete ulteriormente il lavoro del fegato, che dovrà poi smaltire le sostanze chimiche e continuerà questo circolo vizioso.

Quindi davvero, varrà proprio la pena portare a tavola, pian piano, più alimenti integrali, più verdure di stagione, più legumi in sostituzione di prodotti di origine animale, in modo da creare le condizioni affinché l’organismo possa ritrovare un suo equilibrio.
Vedrete che man mano passerà il tempo, si ridurranno gli episodi legati al mal di testa (ma non solo loro!!) e, quando capiteranno, i rimedi naturali saranno molto più efficaci, con il vantaggio di assumere meno medicine!!

Chiaramente più i problemi sono profondi, più il supporto del medico è fondamentale.
Ma in quei casi in cui noi stessi siamo i primi a “prescriverci” un medicinale, allora davvero, vale la pena provare a ricorrere a metodi più naturali sforzandoci anche un po’ di più in cucina.

Un altro suggerimento, soprattutto per chi ne soffre costantemente e intensamente è quella di rivolgervi a un bravo agopuntore e/o a un operatore shiatzu. Nessuno meglio di loro potrà prendersi cura dei vostri meridiani!!!

Se volete approfondire cosa fa stare meglio il vostro fegato e la cistifellea potrete riascolatre la puntata a loro dedicata cliccando sul sito di radio noi nella sezione podcast, oppure potete cliccare qui.

E visto che siamo in tema Europei, c’è qualcuno che vuole provare a sfidare il mal di testa in cucina?

Sono convinta che con un po’ di allenamento lo straccerete!!

 

DOVE FARE LA SPESA

Per frutta e verdura:
Il mio consiglio è quello di fare la spesa il più spesso possibile al mercato, scegliendo banchi che hanno prodotti BIOLOGICI.

Per cereali e legumi:
Privilegiate sempre cereali e legumi integrali e possibilmente biologici.
Ormai si trovano facilmente in tutti i negozi di alimentazione naturale e anche nella grande distribuzione.
Se siete celiaci dovrete fare sempre attenzione alle possibili tracce di glutine dovute ai processi di lavorazione. Quindi leggete sempre benissimo le etichette!

Per prodotti speciali
Nei negozi di alimentazione naturale sempre più frequentemente si trova l’angolo macrobiotico. Oppure nei negozi specializzati online.

Gli ingredienti contrassegnati con il simbolo (*) sono alimenti a rischio per i celiaci in quanto potrebbero essere contaminati. Per essere consumati tranquillamente devono avere il simbolo della spiga barrata, oppure devono essere presenti nel prontuario dell’Associazione Italiana Celiachia,  nell’elenco dei prodotti dietoterapici erogabili, o riportare in etichetta la scritta SENZA GLUTINE.

BIBLIOGRAFIA
M. Halsey, Terapia alimentare, Edizioni La Sana Gola, Milano 2011
M. Kushi, Il libro dei rimedi macrobiotici, Edizioni Mediterranee, Roma 2009

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