Alzi la mano chi di voi ha gironzolato almeno una volta in una libreria alla ricerca di libri da leggere in spiaggia, sotto un porticato o sdraiati su di un prato?
Vedo una folla di mani alzate!
L’estate è il momento giusto per riappropriarsi di un po’ di tempo da dedicare alla lettura. Allo stesso tempo, però, si legge in situazioni in cui è facile distrarsi, con tanta gente intorno o tra un bagno e l’altro.
Ecco che scegliere il libro giusto diventa difficile: un giallo o un romanzo rosa? Un librone impegnato a cui dedicare, finalmente, un po’ di tempo o un libro da leggere velocemente?
Noi di Gluten Free travel and Living abbiamo pensato ad una piccola selezione di testi, adatti a chi vuole rilassarsi, ma anche a chi vuole immergersi totalmente nella lettura di un bel libro!
Iniziamo dalla tanto amata Simonetta Agnello Hornby, autrice siciliana di adozione londinese.
La cucina del buon gusto è quasi un diario, un taccuino intimo sulle ricette di famiglia e le storie ad esse legate. Questo testo racconta in modo appassionato il rapporto dell’autrice, e della sua famiglia, con le consuetudini legate alla cura della tavola, la scelta delle posate o di un ingrediente particolare.
Insomma, un’ode alla buona cucina, da condividere con gli altri o da gustare in solitudine, ma sicuramente elemento imprescindibile per una vita felice.
Anche il secondo testo che vi proponiamo segue lo stesso filo conduttore del primo: l’amore per la buona cucina.
Questa volta parliamo di un romanzo poco sconosciuto e, da alcuni punti di vista, un po’ sfortunato.
Estasi culinarie precede di sei anni il più famoso “L’eleganza del riccio”, ma è stato scoperto in ritardo, solo quando Muriel Barbery è stata incoronata come una delle più interessanti scrittrici nel panorama internazionale.
Immaginate di avere poche ore contate e di poter scegliere l’ultimo piatto della vostra vita.
Un ultimo profumo, un’ultima carezza al palato per riappropriarsi della propria esistenza.
È quello che accade a Monsieur Artens, uomo dal cuore arido, ma fortunato e famoso critico enogastronomico.
Sul letto di morte ripercorre i momenti più interessanti e stravaganti della sua vita, tutti indissolubilmente legati al cibo.
E se volete scoprire, tra tutti, qual è l’unico sapore rimpianto…non vi resta che leggerlo, d’un fiato.
Quasi 400 pagine di emozioni per un libro che vi lascerà con il fiato sospeso e con una inspiegabile sensazione di vuoto.
Io prima di te di Jojo Moyes racconta un incontro tra due esistenze diverse che imparano a mettersi in gioco nonostante la vita abbia riservato loro due percorsi completamente diversi. Nonostante la trama, il testo non scende mai nella banalità di alcuni romanzi d’amore.
Louisa Clark crede che la sua vita possa scorrere in maniera totalmente programmata e senza sorprese, Will Traynor, uomo di successo e soddisfatto della sua vita si ritrova, d’un tratto, inchiodato su di una sedia a rotelle. L’uomo sa come porre fine a questa sofferenza, ma non sa che l’incontro con la donna gli riserverà una nuova sorpresa.
È il momento dei viaggi e vi raccontiamo un libro che ci ha ispirati nella scelta della chiave di lettura del nostro contest #secondastellaadestra.
A proposito, se volete inviarci un vostro brano, una foto, un video che racconti il vostro luogo, cliccate qui.
Luca Morino con il suo Mistic Turistic (cibo viaggi e miraggi), ci racconta di paesaggi, città, personaggi e miti.
L’autore ci porta alla scoperta di spazi e tempi reali rivisti dal suo vissuto personale.
E ancora, un viaggio tra usanze, costumi e personaggi insoliti.
Racconti di turismo surreale fatto di appunti, impressioni ed emozioni mentre passeggia a Montmatre, ammira i quadri del Museo del Prado, ozia sulle colline delle Langhe e medita al tempio di Kyoto.
“Un viaggio non è soltanto partire…ma anche uno stato dell’anima”.
Andrea Fiore – Storia di morte ricotta e mascarpone.
In questo semi thriller i cannoli non vengono mangiati, ma utilizzati come sorprendente arma per un omicidio.
Ma siamo sicuri che ci sia davvero un serial killer dietro la morte della donna e di un uomo uccisi con la stessa succulente tecnica?
Forse sì o forse no.
Peter Haddock e il suo fedele Dan si mettono alla ricerca di questo ipotetico e creativo criminale.
Il romanzo, oltre ad essere ben scritto, intrattiene il lettore con giochi linguistici irriverenti e uno stile di scrittura curioso e divertente.
Non è che siamo ossessionati dalla Sicilia, ma chissà perché molti dei testi di cui vogliamo parlarvi oggi hanno un legame con la splendida isola.
È la volta di Roberto Alajmo e del suo “L’arte di annacarsi – itinerari di sicilia e siciliani”.
L’autore ha la straordinaria capacità di descrivere in maniera minuziosa e realistica i difetti, i vizi, i tic dei siciliani.
Questo libro è un ritratto della Sicilia e della sicilianità. Si raccontano itinerari storici e turistici, ripercorsi dagli occhi di un autore che, come ogni siciliano, ama e odia (allo stesso tempo e con la stessa intensità) la propria terra, tanto bella quanto maledetta, ricca di tradizioni e contraddizioni. Quale termine migliore di “annacarsi” per descrivere un popolo e una terra che si muove e tergiversa nello stesso istante, che compie il massimo del movimento con il minimo spostamento.
“In fondo l’amore per la sicilia è quello che si prova per una canaglia: tu sai che è una canaglia, ma non puoi farci nulla. “
Anche questa volta la Sicilia c’è, ma non è l’unica protagonista di questo libro.
Un altro testo assolutamente da leggere è quello di Luca Iaccarino: Dire, fare, mangiare.
Un libro davvero irriverente, in cui l’autore descrive quattro situazioni di cibo estreme, in maniera sempre divertente e puntuale.
La prima avventura è un pranzo da Ducasse (3 stelle Michelin) a Montecarlo, la seconda è a Palermo e riguarda lo street food più arduo, la terza riguarda una esperienza lavorativa nel ristorante di un amico e l’ultima è la descrizione di una cena fatta da lui a casa sua. In questo libro non si parla di cibo, ma dell’esperienza del mangiare che deve essere considerata un’arte a qualsiasi livello si pratichi, purché ci si approcci capendo il valore di quello che si sta facendo. Si legge in un baleno.
Adesso viaggiamo fino in India e scopriamo: “Cuccette per Signora” di Anita Nair.
Una notte in treno dalla stazione di Bangalore fino ad una meta indefinita.
Il tempo narrativo giusto per raccontarci le donne dell’India di oggi, in un limbo fatto di modernità e tradizioni prepotenti, senza mai scendere nei luoghi comuni.
Il vagone di un treno diventa il posto giusto per svelarsi e liberarsi di pensieri e desideri.
La trama si cuce e annoda storie e passioni diverse, con una scrittura brillante, in cui trovano spazio colori, odori, tessuti e sapori.
Arriviamo ad un “colosso” della letteratura: Ken Follett con Mondo senza fine.
La vita e la storia di un gruppo di persone e sullo sfondo la costruzione del ponte di Kingsbridge.
Un’atmosfera medievale e un racconto avvincente che affascina dalla prima all’ultima pagina con ricostruzioni dettagliate e a volte crude.
Si colloca idealmente 200 anni dopo il suo “prequel” I pilastri della terra.
E se la lettura non vi basta, nel giugno 2011 sono iniziate le riprese della miniserie Mondo senza fine, prodotta nuovamente da Ridley Scott.
…adesso non vi resta che posare gli smartphones e scegliere.
tantissimi spunti a cui attingerò di sicuro! brava Federica!
Ottimo!
Corro in libreria 🙂
Estasi culinarie è fantastico.
Adesso sto leggendo “Io prima di te” , una valle di lacrime 😉