La yerba mate ovvero il drink energetico più antico del mondo

Avete presente gli energizzanti, quelli che fanno volare? Ebbene ne esiste uno antichissimo, senza glutine, efficacissimo: si chiama yerba mate.

Tanto per orientarvi lo beve una delle persone più famose e amate nel mondo, papa Francesco; soprattutto nei primi tempi del suo papato circolavano foto di questo Argentino che beveva con un cannuccia argentata un qualcosa contenuto in un contenitore semisferico, La traduzione di quella foto è che il Papa stava sorseggiando yierba mate, in un mate (ovvero il contenitore ovale) con una bobilla (cannuccia).

Che cosa è la yerba mate?

La yerba mate, Ilex Paraguariensisè una pianta originaria del sud del Brasile, Paraguay orientale e dell’Argentina nord-orientale che cresce spontante  nella regione, e le cui foglie vengono raccolte e essiccate con un procedimento abbastanza simile a quello de tè.

In epoca pre colombiana era la bevanda degli indios guaranì che la bevevano con acqua fedda dentro una zucchetta svuotata e seccata che chiamavano mate, mentre la bevenda si chiamaca ka’a. Gli spagnoli hanno confuso i termini e identificato come mate l’infusione. I missionari gesuiti, che si erano insediati nella regione del Paranà, usarono la yerba come tè,  aggiungendo l’acqua calda e in questo modo diffusero il suo consumo in tutto il sud america. Si sempre deve ai gesuiti la coltivazione organizzata e moderma della yerba, ma quando i missionari furono espulsi da quei territori nel 1767, le piantagioni e i segreti della coltivazione andarono persi e rimase solo la produzione data dalla crescita spontanea, solo alla fine del XIX secolo, grazie all’interesse di botanici e paessaggisti , si recuperò la tecnica di germinazione delle piante.

Attualmente il mate è la bevanda più diffusa in tutta l’america latina, si calcola che in Argentina, nel  2013 il consumo di mate per anno è di 240 000 tonnellate, circa unos 100 litri a testa.

Come si beve il mate?

Per fare il mate si riempe la zucchetta (mate) con la yerba sino a 3/4, si copre l’apertura con la mano e si rovescia per far cadere il pulviscolo della yerba, poi si versa l’acqua, poco a pocp, a scaldata a 80 gradi sino a coprire leggerme la yerba e infine si sorbisce con una speciale cannuccia filtro che si chiama bombilla infilata a 45 gradi dentro la yerba.Man mano che l’acqua si consuma se ne versa altra (si dice cebar el mate).

 

Gli ammennicoli per preparare il mate sono importantissimi:

Il bollitore, detto pava (traduzione letterale é tacchina, data la forma tonda in basso e sottile in alto) deve avere un beccuccio sottile per versare con precisione l’acqua nel contenitore. Adesso quasi tutti versano l’acqua nel thermos che si mantiene a temperatura corretta per varie ore e dal thermos rinnovano l’acqua calda man mano che viene sorbita. La yerba é cosí diffusa nelle case argentine che le grandi multinazionali di elettrodomestici hanno introdotto bollitori elettrici che si possono programmare a “temperatura mate”.

Il mate vero e proprio, se é fatto come da tradizione una zucchetta svuotata, debe essere “curado” servendo vari infusi e buttandoli via. Attualmente ci sono mate di tutti i tipi, foggie e materiali, persino di silicone e di design.

La bombilla, la cannucchia con il filtro, in genere é di metallo ed é fatta in modo tale da non condurre calore sulle labbra e ha una base tondeggiante con filtro.

Mate è un rito sociale, in quasi tutte le riunioni c’è sempre qualcuno che arriva con yerba, il mate e la bombilla e il, thermos con l’acqua calda: ne basta uno per tutti, perché il mate viene passato da persona a persona e torna a chi ha il ruolo di versare l’acqua calda per rinnovare l’infuso, il cebador de mate.Il tutto sino a che le le foglie non rilascino più nessun sapore. Ma è anche una bevanda per solitari, per meditare, la troverete sulle scrivanie dei profesionissti, nelle pause degli operai, negli scrittori degli studenti: il mate è trasversale e universale.

Il perché sta nel suo sapore di tè, molto forte, intenso, una caroca energetica, ma senza la densità del caffè, è leggermente amaro, e a volte viene profumato con scorze di limone o arancia, o altre erbe, spesso è addolcito con zucchero,

Le proprietà di questo infuso sono numerose. In primo luogo è saziante, toglie la fame, e quindo è amato da chi fa diete dimangranti. Ha un effetto diuretico ed è una delle ragioni per cui i gauchos, nonostante una dieta di sola carne, non hanno mai avuto malattie come la gotta, Il mate è  è ricco di polifenoli che hanno effetto antissodidante, è stimolante ed energizzante perché contiene caffeina, anche se in forma più diluita rispetto al caffè.ed ha altre xantine come la teobromina e teofillina che stimolano la concentrazione. Queste associate alla vitamina del gruppo B consente all’organismo di utilizzare e conservare l’energia.

Sono stati fatti alcuni tentativi fatti di esportare la produzione in altre zone del mondo, ma sono tutti falliti. La yerba resta una risorsa dell’area subtropicale di Brasile, Argentina, Paraguay e Bolivia. L’Argentina in particolare ha grandissime piantagioni di hierba mate, una delle più grandi e las Marias che produce una dei mate più consumati ed esportati, il Taragui

Il mate sì che mette le ali, naturalmente, e anche senza glutine.

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