La Costiera Amalfitana era un tassello che mancava al mio quadro di viaggi e weekend italiani.
Chi segue le mie peripezie in camper, saprà che amo girare in lungo e in largo per lo stivale e anche qualche volta all’estero. Ma in tanti anni, l’occasione giusta per visitare la Costiera Amalfitana, non si era mai presentata. Complice la folla del periodo estivo e dei ponti, o le difficoltà di percorribilità in camper delle strade della Costiera, non eravamo mai riusciti ad organizzarci.
La voglia di scoprire questi luoghi però è sempre stata presente e quindi abbiamo deciso per una volta di abbandonare il nostro VR (eh già, veicolo ricreazionale) a favore di un classico viaggio in macchina con tanto di agriturismo, in questo periodo di fine inverno inizio primavera.
La spinta a compiere questo passo ci è stata data dalla scoperta di una struttura ricettiva di quelle che piacciono a noi; fuori dalle rotte più battute ma parte integrante del nostro itinerario, semplice e accogliente, con cucina senza glutine per una vacanza tranquilla.
Ed ecco quindi che il nostro viaggio comincia qui, dall’Agriturismo Costiera Amalfitana che si trova in una frazione di Tramonti, uno dei 13 comuni della Costiera Amalfitana Patrimonio Unesco. Qui, è davvero come essere in montagna! Ci si arriva da Napoli attraversando il Valico di Chiunzi dove già conviene fare una breve sosta per ammirare il panorama mozzafiato; da un lato il Vesuvio e la distesa enorme di paesi ai suoi piedi, dall’altro il Golfo di Napoli e la montagna che sovrasta tutta la vista. Si entra così nel Parco Regionale dei Monti Lattari dove ci si può anche scordare per un attimo di essere vicinissimi al mare mentre si ammirano ruscelli e scorci montani, flora e fauna compresi!
L’agriturismo Costiera Amalfitana, recentemente insignito del Green Travel Award per la categoria “Ospitalità con gusto” si presenta con un piccolo parco che circonda l’abitazione principale che a sua volta ospita la reception e il ristorante dove ad accoglierci abbiamo trovato la squisita famiglia Stoia.
Gli arredi sono semplici ed essenziali, così come i dettagli della sala ristorante e delle camere. Sembra un po’ di essere nella cucina della nonna, con la tovaglia e i piatti di ogni giorno che nella loro semplicità e pulizia rendono rilassante ogni pasto della giornata. Se poi a scaldarvi c’è anche il fuoco acceso, allora non vedo cos’altro ci si potrebbe aspettare.
Qui abbiamo consumato i nostri pasti senza glutine in tutta tranquillità e sicurezza. La Signora Rita è una cuoca superba, dedita a mantenere le tradizioni campane e di famiglia. Le nostre due cene sono state a base di piatti tipici, con rigatoni alla puttanesca e gnocchi fatti in casa; la carne di produzione propria e altrettanto dicasi per gli antipasti con formaggi e salumi autoprodotti.
La colazione ci ha letteralmente fatto brillare gli occhi! Dalla cucina continuavano ad arrivare sul nostro tavolo meraviglie su meraviglie, tanto da dover aggiungere un tavolino per farci stare proprio tutto: una soffice torta ricoperta con uno strato di nutella e del cocco, occhi di bue con la marmellata di limoni della casa (strepitosa!!!), frittelle di mele, una crostata ripiena di rossa confettura, zeppoline al miele, biscottini al grano saraceno e poi freschi succhi e spremute. Tutto, ovviamente, senza glutine .
Il Signor Antonio si è rivelato un ospite cordiale e preziosissimo per il nostro breve soggiorno in zona, e ci ha rimpinzati di indicazioni e dritte utilissime che nemmeno la guida Michelin! Fra le altre cose, questo agriturismo organizza fattorie didattiche con i bambini che impareranno a fare il formaggio, il pane e la pasta: anche gluten free!
A soli 5 km da qui, scendendo verso la costa, si incontra Maiori, il primo dei paesi della Costiera dal cui lungomare si gode una bellissima vista sul golfo di Amalfi. Vi consigliamo una passeggiata per il centro e una salita all’antica Collegiata di Santa Maria a Mare ammirando fra l’altro uno splendido mosaico di maiolica rappresentante scene del brillante periodo della Repubblica Marinara di Amalfi.
Anche qui a Maiori c’è un B&B con colazione senza glutine situato proprio in centro che si chiama Casa Mariannina.
Da Maiori si prosegue verso Minori, graziosissima e molto raccolta dove il maggior centro di interesse mi è sembrato fosse la Pasticceria di Salvatore de Riso, superaffollata e piena di scaffali colmi di dolci delizie.
Ma per il celiaco: NULLA!
Ci siamo consolati proseguendo per Atrani, uno fra i Borghi più belli d’Italia, piccolo centro che si sviluppa su un solo chilometro quadrato per il quale ho un po’ perso la testa.
Il centro storico conserva ancora l’architettura medioevale e ci si può perdere fra scale e scalette.
Dalla spiaggia, dove i pescatori ormeggiamo le loro barchette ci incantiamo a guardare il mare e se si alza lo sguardo ci si ritrova di fronte un vero e proprio “presepe” , conformazione questa che rende Atrani davvero unica e pittoresca.
Qui ci siamo fermati per pranzo e abbiamo voluto provare un ristorante che non è inserito nel circuito AIC ma che ci ha assicurato di essere ben informato sul problema e di riuscire a gestire quasi tutti i piatti presenti in menu in versione gluten free. Se deciderete di provarlo, ricordate che lo fate consapevolmente accettando il rischio di una struttura che non lavora con certificazione dell’Associazione Italiana Celiachia.
Noi abbiamo provato la pizza, che a mia figlia è molto piaciuta ma a me un po’ meno in quanto la base era di quelle già pronte e sicuramente cotta in forno elettrico, che fa una bella differenza. Il primo piatto da me scelto consisteva in una pasta con i gamberi e il pistacchio di Bronte e devo confessare che la pasta utilizzata non era fra le migliori assaggiate in 12 anni di celiachia. Molto buona invece la croccante frittura di calamari che per noi è un po’ un miraggio da trovare in giro. Anche la bavarese al caffè non era male anche se io l’avrei più definita una mousse. Il conto? Un po’ salato…ma si sa, qui i costi sono davvero alti anche fuori stagione!
Proseguendo oltre Atrani, sull’unica tortuosa strada disponibile, si giunge ad Amalfi solo 700 metri dopo. Amalfi fu la prima delle quattro ricche Repubbliche Marinare e intrecciò rapporti fecondi con numerosi paesi e in particolare con l’Oriente, relazioni che hanno sicuramente lasciato evidenti tracce nell’architettura e nelle tradizioni di questo centro. Testimone di questo glorioso passato ne è il Complesso Monumentale del Duomo con il Chiostro Paradiso e la Basilica del Crocifisso.
Merita anche una visita il famoso Museo della Carta.
Amalfi non vi deluderà e la sua bellezza vi tenterà come ha fatto negli anni con numerosi artisti (vi ricordo che le migliori opere di M.C. Escher di cui abbiamo parlato in questo articolo, trovarono ispirazione un questi luoghi della Costiera) e registi che qui hanno ambientato le loro migliori trovate. Ad Amalfi, degna di nota è anche la storica pasticceria “Pansa” situata proprio accanto al Duomo. Leccornie tipiche del loco come il famoso “Dolce di Amalfi” in ogni sua declinazione, il “Ricotta e pere” o la “Caprese” ma purtroppo, pur essendo alcuni dolci senza farina, non sono prodotti in un laboratorio separato che garantisca la non contaminazione con il glutine. Sul corso principale però, nell’omonima gelateria, potremo almeno accontentarci di un buon gelato senza glutine.
E allora continuiamo il nostro itinerario per raggiungere la bellissima Positano non senza una sosta a Furore (altro centro eletto fra i Borghi più belli d’Italia) e al suo romanticissimo Fiordo!
Positano è davvero unica, arroccata su terrazze e con i suoi vicoli che si rincorrono fra limonaie, colorate costruzioni o vetrine di abbigliamento e ceramiche.
Si perché Positano dagli anni ’60 fu la culla dell’abbigliamento da mare informale e originale rispetto a tutto ciò che si era visto fino ad allora. Ecco quindi nascere il fenomeno “Moda Positano” che portò con sé il fiorire di numerosissime sartorie, fra cui la famosa Maria Lampo così chiamata per la velocità di consegna dei capi.
Scendendo verso il mare si incontrano numerosi ristoranti ma nessuno espressamente Gluten Free.
Ho lasciato per ultima la chicca della Costiera Amalfitana; l’elegante e raffinata Ravello, del tutto differente dagli altri centri che sorgono direttamente sul mare grazie anche alla sua privilegiata posizione su un’altura dalla quale si gode una vista incredibile su tutta la costa.
Una visita a Villa Rufolo è d’obbligo; questa villa infatti, con i suoi meravigliosi giardini e il suo imponente atrio, fu proprietà dalla famiglia Rufolo che venne addirittura immortalata dal Boccaccio nel suo Decamerone.
A Ravello sono numerosi gli hotel e i ristoranti che fanno cucina senza glutine anche se, sfortunatamente, non abbiamo potuto provarli perché ancora chiusi. Tutti sono presenti sulla pagina AIC di Alimentazione Fuori Casa ma vi consigliamo Villa Maria e Il Moro perché li abbiamo visti con i nostri occhi (anche se ancora chiusi) e vale davvero la consumare un pasto sulle loro panoramiche terrazze.
E allora, nella speranza di avervi fatto venire la voglia di visitare questi bellissimi e antichissimi gioielli della nostra meravigliosa Italia, vi lasciamo due regali perché noi vogliamo un gran bene ai nostri lettori!
Quali saranno e da chi arrivano?
Rita e Antonio dall’Agriturismo Costiera Amalfitana ci fanno ognuno un bel presente:
Antonio riserverà uno speciale sconto del 5% su soggiorno e pasti a tutti i lettori di Gluten Free Travel&Living che si presenteranno con il coupon accluso a questo articolo.
Clicca qui per scaricare lo sconto!
Ricordatevi di specificarlo in fase di prenotazione per verificare disponibilità di posti e dell’offerta.
Rita invece, ci regala una insolita e molto gradita ricetta
Buon appetito allora e arrivederci in Costiera!
Gnocchi di Castagne con Pomodorini e Pancetta
Amo realizzare gli gnocchi di castagne sia in autunno, quando è proprio stagione di castagne, sia durante il resto dell’anno, quando le castagne fresche vengono a mancare ed allora ricorro alla farina di questi frutti meravigliosi, ricchi di vitamine, di sali minerali e senza glutine naturalmente.
Ingredienti x 4 persone
Per gli Gnocchi:
Farina di castagne gr.200
Farina bianca senza glutine gr.100
Farina bianca senza glutine per lo spolvero q.b.
Patate lesse gr. 500
1 uovo
sale q.b.
Per il Sugo:
gr. 400 di pomodorini freschi o in barattolo
gr. 250 di pomodoro passato
gr. 200 di pancetta tagliata a dadini
½ cipolla tritata
4 cucchiai abbondanti di olio extravergine di oliva
Peperoncino piccante q.b.
Vino bianco ½ bicchiere
Formaggio pecorino grattugiato
Sale q.b.
Prepariamo prima il sugo, che avrà il tempo di riposare e diventare più saporito. In un tegame versare l’olio, aggiungere la cipolla tritata , la pancetta tagliata a dadini e il peperoncino piccante, poi mettere su fuoco moderato, girando di tanto in tanto con un cucchiaio di legno. Non appena la cipolla e la pancetta appaiono leggermente imbiondite, versare il vino e lasciare evaporare a fuoco vivo. Aggiungere i pomodorini e il pomodoro passato, aggiustare di sale e lasciare cuocere a fuoco lento per circa 15 minuti da quando prende il bollore.
Su un tavolo disporre le due farine a fontana, nel mezzo aggiungere le patate lesse passate allo schiacciapatate, l’uovo, il sale ed iniziare ad impastare. Quando l’impasto sarà pronto, si formeranno gli gnocchi che verranno man mano poggiati, ben distanziati, su un tavolo o un vassoio cosparso di farina per evitare che si attacchino tra loro. Mettere l’acqua in una pentola e portarla ad ebollizione, versarvi delicatamente gli gnocchi e mescolarli con un cucchiaio di legno facendo attenzione a non rovinarli. Quando gli gnocchi saliranno a galla, prelevarli con una schiumarola e saltarli in una padella insieme ad un mestolo del sugo preparato precedentemente. Disporre gli gnocchi nei piatti di portata, cospargerli con altro sugo ben caldo e servire con formaggio pecorino grattugiato.
“Gluten Free Travel&Living, pur consigliando e fornendo indicazioni circa gli esercizi che garantiscono una cucina senza glutine, non si assume alcuna responsabilità circa la sicurezza stessa del servizio che rimane esclusivamente a carico del locale che lo offre”
Servizio molto interessante! in effetti anche noi vorremmo visitare questi posti ma non siamo mai andati perchè in camper no è semplice.
Si Giovanna, in effetti le strade sono un po’ particolari…bisogna arrivare lì, lasciare il camper e affidarsi ai mezzi pubblici. L’agriturismo Costiera amalfitana fa anche sosta camper 😉
Leggendo questo articolo viene la voglia di programmare un viaggio in costiera.
Grazie Laura era questo il nostro scopo…svegliarvi dal letargo 😀
Confermo quanto hai appena detto. La zona è meravigliosa anche se ancora poco attrezzata per il gluten free. A Ravello ho mangiato al Moro in due occasioni: ottima cucina con menu gluten free.
A Maiori (Sa) al Corso Reginna 63 potete trovare presso l’OSTERIA E PIZZERIA DELL’OLMO MENU’ E PIZZA RIGOROSAMENTE SENZA GLUTINE CONTATTI 0898541594