La redazione di Gluten Free Travel and Living ha deciso di dedicare uno spazio ai racconti degli amici che ci invitano a cena.
Questo per facilitare lo scambio di informazioni, ma soprattutto per dimostrare che non è una cosa impossibile imbandire una tavola dove tutti possano mangiare serenamente.
Basta fare attenzione nello scegliere gli ingredienti e mettere un po' più di cura durante la preparazione, e il gioco è fatto!
Una volta superato lo scoglio iniziale e dopo che avrete preso confidenza con le "procedure" base, per evitare le tanto temute contaminazioni, vi accorgerete che diventerà solo un piacere vedere come il vostro ospite gradirà la cena.
Non potrete fargli regalo migliore!
Partiamo con il racconto di Elena, mia ex collega, e grande amica!
Ops, vi ho svelato chi c'era a cena.
La prossima volta però ve lo lasceremo indovinare…
Un amico è un amico, che sia celiaco, vegano, vegetariano, salutista, il piacere di passare del tempo con una persona cara passa sopra le piccole difficoltà organizzative.
La quantità di cibo che abbiamo a disposizione è talmente varia che forse la difficoltà maggiore è utilizzare la fantasia.
Non che sia da subito semplice perché se è vero che è facilmente individuabile il contenuto di glutine negli ingredienti principali di una ricetta, non è lo stesso per le modalità di preparazione e/o per ingredienti correlati che a volte possono trarre in inganno. Ad esempio un risotto alle zucchine sembrerebbe apparentemente gluten free, se sei però abituato a cuocerlo con il brodo granulare la maggior parte di essi possono contenere tracce di glutine.
Ma niente paura dopo un paio di volte sei perfettamente in grado di avere tutto sotto controllo senza che ti sfugga il benché minimo ingrediente “pericoloso”.
Solitamente quando invito il mio gruppetto di amiche di cui una celiaca e tutte propense ad una alimentazione sana, so già che non userò latticini e grassi animali quindi né formaggi, né uova né carne.
Escluse queste vivande penso a un menù, se ho tempo mi piace sperimentare e quindi provo a fare un minimo di ricerche di ricette a base di legumi o verdure altrimenti, come è successo una delle ultime volte che ci siamo viste, ho utilizzato uno dei miei menù “standard” rivisitato per l’occorrenza.
Pinzimonio, gallette di mais con salsa di melanzane e croccantini senza glutine per l’antipasto, poi pasta alle vongole, ovviamente pasta di mais, branzino al sale, insalata e gelato gluten free…..semplice no!
Quando invece voglio sbizzarrirmi, armata del mio bel menù sperimentale, vado in uno di quei supermercati che vendono prodotti bio, da questo punto di vista sono facilitata perché li frequento abitualmente.
Solitamente ci sono sempre scaffali gluten free ma anche quando l’ingrediente che stai cercando non è lì a portata di mano, le etichette sono molto più visibili e chiare, trovare prodotti che non contengono glutine è davvero molto più facile che in altri supermercati.
Una volta a casa prima di tutto lavo, anche se pulite, le stoviglie che intendo utilizzare soprattutto quelle con cui cucino abitualmente pasta e prodotti ad alto contenuto di glutine, pulisco i piani di lavoro e finalmente inizio la preparazione.
Non è così difficile, anzi la maggior parte delle volte queste ricette diventato un bagaglio culinario da riproporre di tanto in tanto, ripensate per le varie occasioni.
Prima di servire in tavola chiedo alla mia amica un consulto finale, tengo tutte le scatole con
indicati gli ingredienti così può controllare che siano davvero senza glutine e se non sono sicura di qualcosa aspetto la sua approvazione prima di utilizzarlo. Di solito mi capita per salse, condimenti etc. in cui gli ingredienti sono vari ed è un po’ più complicato individuare se contenenti glutine o no.
Non sono una brava cuoca e non ho neanche la vocazione per la cucina, la mia tecnica è quella dell’abbondanza, così la sazietà prende il posto del gusto, nonostante ciò se qualcosa è immangiabile lo è senza possibilità di remissione.
Ad oggi però vi posso assicurare che gli avanzi delle mie cene gluten free non sono bastati neanche per sfamare un gatto!
E ora che aspettate a fare il vostro prossimo invito?