I malanni di stagione: combatterli a tavola!
Questo è il primo post di – speriamo – una lunga serie, che abbiamo deciso di dedicare alla CUCINA CONSAPEVOLE, dedicato ai malanni di stagione.
Crediamo molto nell’importanza di avere piena consapevolezza rispetto a quello che si sceglie di mettere in tavola quotidianamente e, nel nostro piccolo, vorremmo provare ad aumentare questa consapevolezza!!
Per farlo ci aiuterà anche Giovanna Curiale, giornalista di RadioinBlu di Palermo, che ci ha offerto uno spazio del loro palinsesto, proprio per parlare di come la nostra “pappa” può aiutarci a stare meglio.
Ogni giovedì, alle ore 11.10 e in replica alle 19.10, gli amici palermitani potranno sentirci in diretta.
Il post che state per leggere è l’approfondimento della prima puntata della nostra rubrica:
W LA PAPPA, andata in onda il 25 febbraio 2016 che potete ascoltare cliccando qui.
(Devo carburare un po’, scusatemi se per le prime volte sarò un po’ impacciata…ma qui sotto troverete tutto quello che non sono riuscita a dire 😉 )
Entriamo quindi nel cuore di questa nostra nuova avventura.
Vista la stagione altalenante abbiamo deciso di provare a capire meglio cosa sono i malanni di stagione, e perché ci aspettano sempre in agguato, e soprattutto come possiamo combatterli portando sulle nostre tavole la pappa più adatta a venirci in soccorso.
Quando siamo in difficoltà cerchiamo sempre degli alleati e anche a tavola possiamo scegliere i migliori!
Prima di cercare gli alleati che ci aiuteranno a combattere questi benedetti malanni di stagione, dobbiamo però capire la natura di chi stiamo andando a combattere!!
O meglio dobbiamo capire cosa accade al nostro corpo e perché si sta buscando un malanno. Solo allora posiamo capire meglio come correre ai ripari, prima che la situazione degeneri.
Prendere il raffreddore, o avere la febbre per qualche giorno, durante i cambi di stagione – anche se tardano ad arrivare come sta accadendo quest’anno – è abbastanza naturale, soprattutto quando si passa dal clima caldo a un clima più mite o addirittura freddo: avviene un cambiamento fuori da noi, ma anche in noi.
Questo avviene anche perché durante il periodo precedente, quindi caldo, abbiamo, giustamente, basato (anche istintivamente) la nostra dieta su cibi molto rinfrescanti, per permetterci di sopportare le alte temperature. In tutto questo periodo, il corpo ha immagazzinato “freddo”, forse un po’ troppo, soprattutto se si è abusato di granite, zuccheri raffinati, gelati ecc ecc, complice anche la gola!! E quando il corpo ha accumulato molto “freddo” dentro, e non trova equilibrio con il clima all’esterno, con l’abbassamento delle temperature, reagisce cercando di buttare fuori tutto il freddo che ha in eccesso: naso che cola, tosse, infiammazioni alla gola, febbre. Il nostro primo istinto, a questo punto, è quello di prendere qualche farmaco che ci aiuti a guarire, ma se noi andiamo subito a soffocare questi sintomi non permettiamo al corpo di eliminare tutti gli eccessi, di assestarsi alla nuova condizione, mettendoci nelle condizioni di esporci a virus e batteri per tutto l’inverno.
Ma se invece lasciamo che il malanno faccia il suo corso, chiaramente tenendo sotto controllo la situazione – magari con qualche semplice rimedio, che vedremo qui sotto – senza farla degenerare (perché in questo caso l’intervento del medico è caldamente consigliato), allora nell’arco di qualche giorno ci risintonizzeremo con l’ambiente, ritrovando l’equilibrio.
Per mantenerlo, questo equilibrio, dobbiamo però riadattare la dieta in base al nuovo stato.
Anziché consumare alimenti raffreddanti, ora è il momento per riscaldarci! E dobbiamo soprattutto evitare di creare umidità all’interno del nostro organismo.
Ecco allora che possiamo chiamare a noi gli alleati più fidati, e ne abbiamo moltissimi anche completamente gluten free: la natura non ci abbandona!!
Il riso integrale* è un ottimo alleato, per esempio, e anche il miglio* è adattissimo in questa stagione.
Sia miglio sia riso assorbono l’umidità e sono naturalmente senza glutine.
Non vi è mai capitato di aggiungere del riso nella saliera per non fare inumidire il sale? Pensate al potere che il riso ha di assorbimento, e questo potere lo mantiene anche da cotto e anche se mangiato, e lo restituisce al nostro organismo.
Per chi poi vuole perdere qualche chiletto, considerando la sua forma affusolata, aiuta anche a dimagrire (ma attenzione, che sia integrale, quindi bilanciato di carboidrati complessi e proteine, altrimenti, si mangia amido, che fa un po’ l’effetto contrario).
E contrariamente a quanto si pensi, il riso integrale, sì, asciuga, ma non stringe, perché è ricco di fibre. Aiuterà l’intestino a guarire da un’influenza, non perché è astringente, ma perché agirà beneficamente su tutto l’organismo, portando via l’eccesso di umidità.
Non a caso, per la medicina cinese, il riso è il cereale collegato all’intestino crasso!
Quindi alleati preziosi sono riso e miglio, ma anche grano saraceno*, in quanto è molto riscaldante.
Magari per il clima siciliano di quest’anno, per esempio, il grano saraceno è un po’ troppo riscaldante, quindi per chi vive in zone più miti lo consiglierei principalmente durante la fase acuta del malanno, non per un’alimentazione quotidiana, e in linea generale, per i primi sintomi, già il riso e il miglio saranno molto efficaci.
Per aiutare il corpo a espellere il muco, perché è bene che venga espulso e non soffocato, nei giorni di malattia è meglio adottare una dieta il più possibile vegetale, quindi senza carne, pesce o prodotti derivati come latticini (in questo caso sarebbe bene evitare anche lo yogurt vegetale) che appesantirebbero l’organismo, ostacolando l’uscita delle sostanze da espellere, o addirittura aumentandone la produzione.
Così tutti gli organi adibiti alla digestione e alla pulizia dell’organismo (come fegato, reni, intestino, polmoni) lavoreranno meno e le energie si concentreranno tutte sulla guarigione.
Va da sé che sono molto indicate le zuppe di legumi*, le verdure a foglia verde (che piacciono in particolar modo al fegato), e in questa stagione ancor di più le foglie delle radici, quelle che magari si è portati a scartare: delle carote, delle rape, dei porri, etc, che aiutano più le vie aeree (nutrono i polmoni), ma anche le stesse radici, che aiutano invece gli organi più profondi, come l’intestino.
Cercate sempre ingredienti che vengono dalla terra, non dagli scaffali dei supermercati, perché così sono più vitali. Un consiglio è di cercare aziende biologiche del territorio, ma anche fare la spesa al mercato può essere una valida alternativa.
Privilegiate quindi alimenti che porteranno un po’ di calore, ma di ottima qualità, perché dovete fare scorta di energia.
Per qualche giorno evitate quindi olio crudo (che catalizzerebbe il calore del vostro corpo, raffreddandolo ulteriormente); frutta tropicale, non adatta a questa stagione, e troppe verdure crude, ma soprattutto troppa frutta cruda.
Per fare il pieno di vitamina C basta un cucchiaio di succo di limone: le spremute saranno utili ad abbassare la febbre alta, e quindi da utilizzare più come rimedio, ma in caso di raffreddore, soprattutto se all’esterno le temperature sono rigide, non sono propriamente consigliabili.
Buona norma è consumare sempre qualche verdura ben cotta, come la zucca, per esempio, qualche verdura fermentata, come i crauti, qualche verdura saltata appena o cotta a vapore e un pizzico di crudo, andando ad aumentare, o a diminuire il cotto e il crudo, in base alla stagione.
Una ricetta che quindi, in questo periodo, amplifica al massimo il potere della pappa che state per portare in tavola è una zuppa o vellutata con riso (ma anche di miglio) e carote nella loro interezza: radice e foglie.
Una variante della zuppa che è stata pubblicata sulla rivista di A Tavola nel mese di novembre 2014 potrebbe essere la seguente:
Ingredienti:
500 ml brodo vegetale fatto in casa
40 g riso integrale
2 carote con ciuffo
1 porro
1 cucchiaino di olio extra vergine di oliva
q.b. sale integrale
Procedimento
Fate scaldare l’olio in un pentola capiente, aggiungete il porro tritato, quindi tostate il riso per qualche minuto, aggiungete le carote tagliate a pezzi.
Coprite con il brodo vegetale leggermente salato preparato con cipolle e le foglie delle carote, le foglie dei porri, e tutti gli scarti delle foglie verdi delle verdure, e cuocete finché il riso non sarà morbido (ci vorranno 40 minuti circa).
Quindi decidete se frullare il tutto, trasformandolo in una vellutata o se mangiarlo come una zuppa, eventualmente aggiungendo altro brodo se dovesse essere troppo asciutto.
Potete cuocere il tutto anche con qualche fagiolo o lenticchia, per renderlo un piatto unico.
Se volete togliervi uno sfizio, potete friggere un cespuglietto di foglie delle carote e unirle alla zuppa come decorazione.
Un’alternativa altrettanto curativa è crema di miglio e zucca, condita con dei semi di sesamo tostati e tritati, leggermente salati (il così detto gomasio).
Ma possiamo anche prepararci, con ingredienti semplici, dei rimedi casalinghi per accompagnare il corso della malattia, senza soffocarla, ma anche senza farla degenerare.
– Il mal di gola lo possiamo tenere a bada con dei gargarismi con acqua tiepida e sale. Basta questo per avere un sollievo immediato.
– la febbre la possiamo abbassare con succo di mela caldo, o con una spremuta di arancia a temperatura ambiente o leggermente intiepidita (se la febbre non è altissima, altrimenti anche fresca).
– Il raffreddore lo possiamo contenere aggiungendo il succo di zenzero grattugiato nel succo di mela, oppure nell’ acqua calda, o in una tisana.
Lo zenzero è una radice ed è molto riscaldante, anche combinato col limone è un toccasana.
– Per la tosse secca possiamo fare un bel decotto con le bucce delle cipolle biologiche: facendo bollire le bucce esterne di 10 cipolle in due tazze d’acqua e poi filtrare.
Si ottiene una bevanda che aiuta a calmare la tosse mentre per la tosse grassa un ottimo rimedio è uno sciroppo con malto di riso e succo di ravanello.
Chiaramente più il nostro corpo è libero da congestioni, più reagisce all’energia di questi alimenti.
Più è contratto, ostacolato da depositi dovuti a un’alimentazione troppo ricca di grassi animali, o troppo squilibrata in favore di cibi raffinati, conservati, processati, allora diventa più difficile prevenire e curare con il cibo.
Una volta che si è consapevoli del potere del cibo, basterà iniziare ad alleggerire un po’ la dieta e dare un po’ di tempo al corpo che reagirà in modo relativamente veloce, ma reagirà in modo più profondo.
A volte il sollievo dato da una pastiglia è veloce, ma non risolutivo.
Per i cambiamenti più profondi bisogna avere un po’ di pazienza, ma ne varrà sicuramente la pena.
Per questo il mio consiglio appassionato è quello di prendere responsabilmente in mano la vostra salute, iniziando a scegliere consapevolmente quello che metterete sulle vostre tavole!
Se volete approfondire i temi legati all’energia del cibo potete trovare qualche spunto qui e qui, ma lo potrete fare anche seguendoci nei prossimi appuntamenti!
Vi aspettiamo!!
DOVE FARE LA SPESA
Per frutta e verdura:
Il mio consiglio è quello di fare la spesa il più spesso possibile al mercato, scegliendo banchi che hanno prodotti BIOLOGICI.
Per cereali e legumi:
Privilegiate sempre cereali e legumi intetegrali e possibilmente biologici.
Ormai si trovano facilmente in tutti i negozi di alimentazione naturale e anche nella grande distribuzione.
Se siete celiaci dovrete fare sempre attenzione alle possibili tracce di glutine dovute ai processi di lavorazione. Quindi leggete sempre benissimo le etichette!
* Gli ingredienti contrassegnati con il simbolo (*) sono alimenti a rischio per i celiaci in quanto potrebbero essere contaminati. Per essere consumati tranquillamente devono avere il simbolo della spiga barrata, oppure devono essere presenti nel prontuario dell’Associazione Italiana Celiachia, nell’elenco dei prodotti dietoterapici erogabili, o riportare in etichetta la scritta SENZA GLUTINE.
Bibliografia
M. Halsey, Terapia alimentare, Edizioni La Sana Gola, Milano 2011
E. Roggero Guglielmo, Cucinare per il corpo e per lo spirito, Macroedizioni, Cesena 2007
M. Kushi, Il libro dei rimedi macrobiotici, Edizioni Mediterranee, Roma 2009
bellissimo post e foto stupende!
Molto, molto interessante!
Grazie ragazze! Sono contenta che vi sia piaciuto. Spero di riuscire a fare sempre meglio!
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