Scoprire di avere un figlio o una figlia celiaci è un’esperienza strana che porta con sé un vissuto del tutto specifico ed estremamente soggettivo. Ciascuno di noi reagisce agli eventi inaspettati della vita in maniera differente, perciò ogni mamma ha un modo particolare e personale di vivere il rapporto con i propri figli.
Tale rapporto viene messo alla prova quando la vita dei nostri bambini si apre al contesto sociale, evento che viene inaugurato con l’inserimento del piccolo a scuola. Per le mamme dei piccoli celiaci, e per i bambini stessi, questa circostanza potrebbe comportare, se non adeguatamente gestita, qualche disagio.
Il primo ingresso a scuola è un momento delicato per qualsiasi bambino, poiché dovrà imparare a gestire la relazione con l’altro e a mediare le differenze di genere, razza, alimentazione, religione e status socio–economico.
È in questo momento che entra in gioco l’importanza della costruzione di una relazione genitori–insegnanti, basata sul dialogo, che sia in grado di prevenire e supportare il bambino nel suo percorso scolastico.
“Come dico alla maestra che mio figlio è celiaco? – Come glielo spiego? – Cosa mangerà il mio bambino quando ci saranno le festicciole a scuola?! – E se durante la merenda dovesse chiedere qualche snack a un altro compagnetto? – Sarebbe forse meglio che io stia lì a controllare? E se verrà deriso ed emarginato?”
Dubbi, allarmismi, angosce e paure sono normali e comprensibili, ma bisogna fare in modo che non prendano il sopravvento.
Ricordiamoci, innanzitutto, che i bambini vengono fortemente influenzati dalle nostre abitudini, dai vissuti domestici e dagli stati d’animo che caratterizzano l’ambiente familiare. Tutto risulterà più facile, quindi, se noi dimostriamo di vivere la loro condizione come una consuetudine, una quotidianità scandita da accorgimenti abituali: due pentole sui fornelli, due merendine, una sola torta gluten free per la merenda di tutta la famiglia.
In prossimità del primo giorno di scuola è opportuno spiegare alla maestra, in modo chiaro e semplice, che cos’è la celiachia e e la dieta senza glutine. Occorre inoltre precisare all’insegnante (senza creare eccessivi allarmismi!) la necessità di tenere sempre sotto controllo il bambino, dal momento che potrebbe ingerire del cibo non idoneo offertogli dai compagni, con il rischio di contravvenire alla propria dieta.
Per fronteggiare l’eventualità delle feste a scuola, potreste fornire alle maestre qualche snack dolce o salato, garantito glutenfree, da tenere in classe, così da averne sempre una scorta a portata di mano per qualsiasi evenienza. In base alla sensibilità e al grado di disponibilità mostrati dall’insegnante potreste fornirle anche un prontuario.
Si giungerebbe a un bel traguardo, inoltre, se la mamma e la maestra suggerissero, agli altri genitori, di utilizzare soltanto prodotti gluten-free in occasione di feste e ricorrenze, evitando così qualsiasi differenza e complicanza.
Iniziate voi a organizzare festicciole o merende a casa vostra (la nostra esperienza!!): tutti i compagni si renderanno conto che il cibo senza glutine è assolutamente buono e goloso come quello contenente glutine.
Nel caso della mensa scolastica esiste, come molti già sanno, una legge che tutela i celiaci, garantendo alle mamme il diritto di chiedere e ottenere dei pasti senza glutine per i loro bambini.
È bene tenere presente, comunque, che per la riuscita ottimale dell’ingresso a scuola dei nostri piccoli non esistono ricette esatte e rigorose, ma soltanto consigli utili e buonsenso. L’instaurazione di un buon dialogo con gli insegnanti costituisce il primo step; un obiettivo ancora più significativo si raggiunge nel momento in cui si riesce a dialogare con gli altri genitori.
Non bisogna dimenticarsi, soprattutto, di parlare con i nostri bambini, cercando, da un lato, di renderli responsabili delle proprie scelte alimentari e, dall’altro, di far sì che la loro condizione non diventi un peso. In fondo, vale anche in questo caso il motto che accompagna le altre esperienze della vita: è tutta una questione di abitudine!
Se il vostro bambino avrà l’occasione di andare in gita scolastica con i compagni, non impediteglielo. Serviranno alcuni semplici accorgimenti per liberarsi dalle paure.
Per la colazione al sacco non ci sono problemi: ognuno porta da casa ciò che ha. Potreste anche fornire il vostro bambino di qualche merendina in più, così potrà condividerla con qualche amichetto. Potrebbe essere utile anche mettersi d'accordo con altre mamme così da preparare torte (o altro) da mangiare tutti insieme!
Nel caso fosse previsto il pranzo al ristorante, la maestra dovrà mettersi in contatto con il ristoratore che sarà così preparato alla presenza di un bambino celiaco.
Si potrebbe scrivere ancora molto in merito alle accortezze che educatori e maestre potrebbero adottare ai fini di una buona integrazione dei bambini celiaci a scuola. È certamente possibile avviare percorsi di sensibilizzazione sulle diverse diete, ma oltre a essere uno stile alimentare, la celiachia è una questione sociale e relazionale che ha effetti sulla personalità del bambino.
Pertanto agli insegnanti si chiede, innanzitutto, che essi abbiano a cuore il benessere emotivo del bambino, prima ancora che quello fisico, assicurandosi che la sua condizione venga vissuta da lui, dalla famiglia e dai compagni, in maniera serena e spontanea.
Soprattutto non dimentichiamo di parlare con i nostri bambini, cercando di renderli responsabili delle loro scelte alimentari, senza però far pesare la condizione di bambino celiaco…in fondo è tutta questione di abitudini!