Diverse sono le gelaterie Grom a Venezia e terraferma veneziana. Di recente ho provato, riprovato e riprovato quella presente nel nuovo centro commerciale Nave de Vero e ho riprovato ancora una volta quella in Campo San Barnaba.
Premetto che non ho mai molto amato il gelato, poi dovendo evitare il latte vaccino ed i suoi derivati, l’intervallo tra un gelato – quando riuscivo a trovarlo con tutti i vari senza – e il successivo era anche di qualche anno.
Provai un gelato Grom nel cuore di Torino circa 8 anni fa. Mi era piaciuto, ma comunque ero nella fase se mangio un gelato ogni due-tre anni va benissimo.
La mia strada incrociò nuovamente quella delle Gelaterie Grom, qualche anno dopo, quando in uno dei corsi per il libretto sanitario che curavo incontrai lo staff di una delle allora poche filiali in Veneto. Rimasi positivamente impressionata dal loro approccio verso il cliente e dalla loro attenzione verso tutta la filiera produttiva. Le filiali in Veneto, soprattutto a Venezia aumentarono e, complice il fatto che Venezia d’estate è un gigantesco bagno turco in cui si gira vestiti, a volte è addirittura una sauna, quindi anche una come che il gelato lo mangia quando e solamente quando ci sono particolari congiunzioni astrali, sente il bisogno di mangiare un gelato. Ovviamente deve essere SENZA: senza glutine, ma anche senza latte vaccino e derivati. Siamo ai livelli della ricerca della pietra filosofale!
Ed ecco che arriva Grom!
La lista degli ingredienti utilizzati per i gelati, i sorbetti e le granite è presente sul loro sito, ma soprattutto è presente con il seguente pittogramma in tutte le gelaterie. E’ sempre visibile, ma a me è anche capito di chiederlo e il personale che ho incontrato sia in Campo San Barnaba sia alla Nave de Vero è stato estremamente cortese, me l’ha spiegato e non soltanto fatto vedere. La cortesia è come un buon incipit di un libro che tutti ti han detto di leggere.
Dopo il pittogramma, dal quale si evince che tutti i gusti sono senza glutine, i sorbetti sono anche tutti senza latte come lo sono le granite, poi ci sono quelli adatti ai vegan, ecc, arriva il momento in cui l’addetto ti prepara la coppetta – perché purtroppo i coni sono ancora glutinosi, sebbene stiano lavorando per sostituire tutti i prodotti contenenti glutine con quelli SENZA – la procedura è piuttosto rigorosa. In ogni caso è necessario dirglielo al momento dell’ordinazione che si è celiaci o intolleranti al glutine. Ecco spiegato il perché.
Premesso che i detrattori di Grom dicono che il servizio è lento, perché gli addetti devono “mantecare” il gelato – che comunque non è del tutto corretto detto così -, nel momento in cui l’addetto sa che deve preparare una coppetta per un celiaco prima di tutto si lava le mani, poi prende una coppetta da un altro cassetto, dove sono conservati cucchiaini e salviette sempre per persone intolleranti e celiache, poi con una salvietta toglie il coperchio della carapina, dove è presente il gusto scelto, toglie la prima carapina, dal quale preleva normalmente il gelato per metterlo anche nei coni glutinosi, preleva quindi dalla seconda carapina con apposita paletta. Detto ciò procede a ritroso per consegnare la coppetta all’intollerante o celiaco di turno.
La procedura da loro messa in atto è in eccesso di sicurezza, per prevenire ogni eventuale cross – contaminazione. Aggiungo che tutti i gli addetti che ho incontrato erano consci ed informati dei fatti e sono stati estremamente cortesi. Anzi di più. Per fare ciò ovvero per poter servire un gelato buono e anche SICURO per tutti, ci vuole del tempo. Ecco perché il servizio può rallentare!
Però, il mondo è bello perché è vario ed è variamente intollerante…
Mantecare vuol dire rendere cremosa una preparazione; il gelato è mantecato, combinando altre azioni tra loro, ovvero cristallizzando in ghiaccio l’acqua già presente o aggiunta e incamerando nella miscela aria, che nel gelato artigianale deve essere incamerata per movimentazione meccanica, non insufflata in maniera forzata come nel gelato industriale. Inoltre, il gelato sarà più o meno spatolabile, più o meno cremoso quindi, in relazione alla presenza degli addensanti. Gli addensanti utilizzati nei gelati Grom sono la farina di carruba e la pectina.
Secondo alcuni detrattori, l’utilizzo di questi addensanti e non di altri, il non utilizzo degli emulsionanti rende il gelato meno spatolabile. Quindi gli addetti Grom devono spatolare nuovamente il gelato nella carapina prima di metterlo nella coppetta.
Se tutti i difetti fossero così…sarei una fan scatenata del gelato!
Certo, il doverlo prendere dalla seconda carapina potrebbe richiedere un tempo di spatolamento lievemente più lungo. In casi estremi può anche accadere che il tempo richiesto sia piuttosto lungo. Molto sta sia la buon senso del consumatore sia al buon senso del cliente.
Inoltre, questa minore cremosità del prodotto Grom rispetto ad altri gelati è una qualità e non un difetto, come invece puntualizzano molti.
…cum grano salis…
Per quanto concerne gli additivi alimentari, è bene informarsi, magari scaricando il nostro PDF.
Per quanto riguarda Grom, le gelaterie da me visitate, provate e riprovate mantengono elevata la qualità degli ingredienti del gelato, la formazione del personale e il servizio accurato permette a chiunque, intolleranti e celiaci inclusi, di godersi un buon gelato o una ottima granita.
Decisamente, io e il gelato stiamo facendo amicizia grazie a Grom…cioccolato extra dark e lampone? Ma sì!
Fonti visive
http://www.grom.it/
foto dell’autore
“Gluten Free Travel&Living, pur consigliando e fornendo indicazioni circa gli esercizi che garantiscono una cucina senza glutine, non si assume alcuna responsabilità circa la sicurezza stessa del servizio la quale rimane esclusivamente del locale che lo offre”
Brava Fabiana 🙂
Evviva Grom!!!
direi che chi si lamenta lo fa perché è il suo stile di vita …davvero nulla da eccepire in un servizio così preciso e corretto! Complimenti a Gromm (che qui non ‘è ahimè) e a te Fabiana!
Complimenti alle gelaterie Grom, confermo anche io.. sempre eccellenti!