Si è concluso il Gluten Free Expo 2014, che quest’anno si è tenuto a Rimini Fiera (RN).
Un programma fitto di eventi era perfettamente incorniciato da stand senza glutine – e per fortuna più di uno senza lattosio e senza proteine del latte. Si respirava anche aria internazionale, per la presenza, ad esempio, dello stand Hammer Muehle Bio GMBh, produttori di ottime farine senza glutine e anche senza lattosio direttamente dalla Germania, il cui rappresentante parlava o tedesco o inglese (N.d.A: per fortuna che il mio inglese non è arrugginito), e per la presenza della ditta Balviten di Katowice, dalla Polonia, protagonisti di un dialogo divertente e surreale con la nostra Gaia Pedrolli. Ma non bisogna dimenticare anche Cibotec, ditta greca con un front man italianissimo, che è senza glutine ma anche senza zucchero saccarosio e senza lattosio e proteine del latte, per venire incontro alle problematiche sinergiche di salute delle persone diabetiche, celiache, gluten sensitive e non solo – il bicchierino di crème caramel avrebbe convinto chiunque.
Quando si arricchisce il mondo dei senza, si arricchiscono anche i sapori.
Moltissimi gli show cooking: da quello di Marco Scaglione, assediato dalle donne, che non faceva un plissé di fronte a cotanti assalti, a quello dell’istrionico Marcello Ferrarini, da quello di Francesco Favorito a quello di Anna Maria Cottone, protagonista con I Buoni Senza Glutine. In realtà, poi, in moltissimi stand c’erano chef al lavoro, pronti ad offrire le loro preparazioni ai visitatori. Dal Molino della Giovanna la pasta la faceva da padrone, così come all’elegantissimo stand della Viazzo, mentre allo stand della Revolution veniva sfornato pane in continuo, grazie alla bravura dello chef Rizzo – e alcuni dei pani erano anche senza lattosio e senza proteine del latte; mentre allo stand di GlutiNo si sfornava, allo stand Lo Conte si poteva assaggiare pane e allo stand di Belli Freschi si servivano tigelle favolose, ovviamente anche senza lattosio e proteine del latte.
Quando si arricchisce il mondo dei senza, si arricchiscono anche i sapori.
Nella panoramica degli stand presenti, tra i quali si trovava anche Sarchio, Farabella, Pelino, Panarello con Granò, tanto per citarne alcuni, spiccavano anche stand italiani, con alcune eccellenze regionali che ci invidiamo, come ad esempio il pistacchio di Bronte della Gold Green Sicily oppure i prodotti pugliesi di EsSenza. Citazione a parte merita il Molino Marello, presente con le eccellenze piemontesi di mais antichi e con il sorgo bianco; coltivazione a basso impatto ambientale, macina a pietra, cereali antichi naturalmente senza glutine: questo è il senza che fa bene a tutti.
Dell’universo bio si è cominciato a parlare in questo articolo ed è stato piacevole scoprire tra stand senza glutine di piccole e grandi imprese, tra i grandi marchi della GDO anche diversi marchi bio (biologici) presenti nella GDO Bio (ad es. Probios) e non solo (Glutabye); un esempio il marchio Liberaire, che forniva assaggi dei suoi prodotti, tra i quali gli speculoos – peccato che nessuno dei suoi prodotti senza glutine e senza lattosio e proteine del latte fosse disponibile all’assaggio. Piacevolissima sorpresa è stato lo stand di CiboCrudo – Cuore Crudista; superata la fronteria del bio e del vegan, dove si giunge? Al crudismo, del quale sentirete ancora parlare. Tra i vari prodotti di spicco di CiboCrudo, tutti ovviamente senza glutine senza lattosio e senza proteine del latte, come non far menzione delle splendide fave di cacao? Mangiarle è una esperienza da gourmet – le loro avevano un sentore di rum scuro favoloso.
Il Gluten Free Expo non è stato solo questo: era anche un angolo Junior dove i ragazzini potevano divertirsi ad impastare e a cucinare, era anche piccoli editori e grandi riviste che si occupano del mondo senza, era anche il concorso #Naturalmente di Nonsologlutine, la cui mission è valorizzare l’alimentazione senza glutine con prodotti naturalmente senza glutine. Il Gluten Free Expo erano anche Felix e Cappera di Un cuore di farina senza glutine, anche loro protagoniste di uno show cooking, erano anche le amiche di Gluten Free Travel and Living che ci hanno fermate per un saluto o una chiacchiera.
Ma il Gluten Free Expo non è stato solo questo, è anche stato dibattiti e workshop scientifici – come quello sulla celiachia e la gluten sensitivity – molto interessanti e che danno il la a diversi interrogativi, ma anche l’abbrivio a diverse riflessioni. In diversi articoli abbiamo parlato della sinergia di altre malattie autoimmuni e sindromi con la celiachia e la gluten sensitivity, ma in realtà non abbiamo scoperto neanche la punta dell’iceberg e a questo riguardo le riflessioni nascono dal workshop del CIDO, che si è occupato del peso della celiachia nell’obesità.
In un precedente articolo era presente una chiara provocazione
Seguendo delle chiacchiere da bar mi sono posta questa domanda: perché viene criticato aspramente un prodotto “normale” senza glutine e senza latte e lattosio, presente nella grande distribuzione, con la sua bella etichetta e la cui shelf life (leggasi data di scadenza) è di due mesi, mentre piace di più, è più appetibile un analogo prodotto bio, sempre senza glutine e senza latte e lattosio, con la sua bella etichetta, la cui shelf life è di sei mesi sei?
Seguendo l’intervento dell’Istituto APERTAMENTE sui consumatori di cibi gluten free e sulla loro percezione del gluten free, ci si rende conto che molta, moltissima strada c’è ancora da fare. Non basta invocare il cum grano salis, il in medium stat virtus o il mi raccomando, leggete le etichette.
Chiaramente esiste il gusto personale, ma questo gusto è davvero educato ed informato? O piuttosto ci troviamo di fronte al dilemma della chiara provocazione?
Se Marcello Ferrarini definisce i celiaci diversamente gourmet, possiamo tranquillamente dire che anche i gluten sensitive ed i multi-intolleranti lo sono, ma sono dei diversamente gourmet alla ricerca di quali sapori?
E questa ricerca è davvero accompagnata da una sana informazione e una gustosa educazione alimentare?
Prima di rispondere sì, bisognerebbe riflettere bene, anche sfruttando il bagaglio di informazioni che grandi eventi come il Gluten Free Expo possono portare con sé.
Fabiana Corami Fabipasticcio
in collaborazione con Michela Bramati Feelfreeglutenfree e Gaia Pedrolli La Gaia Celiaca