Gluten Cutter e glutine

 

Gluten Cutter e glutine

Che cosa è il Gluten Cutter? E’ davvero utile per digerire il glutine?

Conclusesi le festività natalizie, nella calze della Befana ci siamo ritrovati il primo tormentone del 2016: Gluten Cutter, che sembra tutto potere per digerire lattosio, glutine, ecc. ecc.

Una pillola magica!

Sembra che non serva neanche lo zucchero per mandarla giù!

Di pillole che aiuterebbero i celiaci e forse anche i gluten sensitive se ne è parlato e se ne parla ancora, come testimoniano anche alcuni articoli qui recentemente pubblicati:

La pillola scudo per la celiachia

News del senza glutine

Ma Gluten Cutter è davvero così magico?

Il principale componente del Gluten Cutter è il GX50, un raggruppamento di enzimi brevettato che come attesta la descrizione sul sito “è in grado di spezzare il glutine e altri cibi difficili da digerire in componenti più semplici che il corpo è quindi in grado di digerire”.

Si legge che funziona per il glutine, per il lattosio e anche per altri grani di difficile digestione.

Da questa descrizione si può fare una prima deduzione: il raggruppamento di enzimi brevettato dovrebbe contenere la lattasi, che è in grado di scindere il lattosio, lo zucchero del latte, e anche un enzima che svolgerà l’azione della transglutaminasi, che è presente nell’intestino e che è in grado di digerire il glutine. Anche la lattasi è presente nell’intestino, sulla punta dei villi intestinali, che nel paziente colpito da celiachia possono essere più o meno atrofici, proprio in relazione alla compliance (alla completa adesione) della dieta senza glutine. Infatti, nell’organismo del celiaco sono prodotti degli autoanticorpi che non riconoscono più come “se stesso” la transglutaminasi intestinale e la inattivano progressivamente, fino a rendere l’assorbimento dei nutrienti addirittura nullo, a meno di non seguire una dieta priva di glutine.

Leggendo ulteriormente si scopre che nel raggruppamento degli enzimi nel Gluten Cutter è presente la dipeptil-peptidase 4 o DPP-IV, un enzima che è in grado di scindere le proteine in componenti più semplici (aminoacidi) e che è presente nel nostro intestino.

In relazione alla dose massima di glutine ingeribile (50 mg/die), che dopo 90 giorni consecutivi di ingestione è in grado di determinare danni ai villi, la domanda che mi sono posta è la seguente:

“Come può il gluten cutter essere efficace nel digerire il glutine nell’intestino di un celiaco?”

La seconda domanda che mi sono posta è come può questa pillola essere utile ad una persona gluten sensitive.

Per cercare di rispondere a queste domande sono quindi andata a cercare le risposte tra pubblicazioni scientifiche e in Google Scholar (strumento utilissimo per le ricerche bibliografiche).

Innanzitutto, ho letto che sulla confezione c’è una indicazione di massima che recita

“nel caso il paziente sia affetto da celiachia, utilizzare sotto stretto controllo medico”.

Però ho anche letto che questo preparato non è stato sufficientemente testato e non è stato certificato da alcuna autorità competente.

Questa pillola comincia a sembrarmi un po’ meno magica.

Poi, leggendo ulteriormente si arriva a questo:

“Tutto quando detto e mostrato riguardo al prodotto Gluten Cutter in questo sito (N.d.A il sito omonimo) non è stato valutato dalla US Food and Drug Administration. Questi prodotti non sono intesi per diagnosticare, trattare, curare o prevenire alcuna patologia”.

La magia svanisce sempre di più.

Ricapitolando, questo Gluten Cutter che fa digerire di tutto a) non è stato testato, b) non è stato certificato, c) non è per i celiaci (N.d.A neanche per i pazienti gluten sensitive) e d) non cura, non tratta e non previene alcuna patologia.

Ma, allora, a cosa serve Gluten Cutter?

Ci sono altri farmaci analoghi al Gluten Cutter e tutti più o meno sembrano magici, ma poi di fatto la magia non c’è.

Infatti, alcuni esperti confermano che gli enzimi digestivi presenti in tali preparati sono completamente inefficaci nella digestione del glutine. Inoltre, sottolineano il fatto che tali preparati non siano adatti né ai celiaci né ai gluten sensitive.

Inoltre, già nel 2013 all’International Celiac Disease Symposium, tenutosi a Chicago, il Professor Pediatra Stefano Guendalini (Section Chief, Pediatric Gastroenterology, Hepatology, and Nutrition and Founder and Medical Director, University of Chicago Celiac Disease Center), eminente esperto di celiachia e anche di gluten sensitivity, disse che la capacità da parte del Gluten Cutter o farmaci simili

“è del tutto ingiustificata data la mancanza di qualsiasi evidenza sperimentale del fatto che sia in grado di digerire e detossificare il glutine. E’ un enzima. Aiuta la digestione delle proteine in generale. Non presenta nessuna particolare affinità per il glutine. Nel nostro intestino l’enzima DPP-IV è presente in abbondanza”.

Stefano Guandalini Glluten Free Travel and Living

Professor Stefano Guandalini – Gluten Free Travel and Living

Concluse il suo discorso così

“Risparmiate il vostro denaro.”

Conclusione ineccepibile.

Informarsi con consapevolezza, cum grano salis, è un ottimo modo di risparmiare il denaro, soprattutto quando si tratta della propria salute, perché le pillole magiche non esistono.

Ma, per fortuna, esiste la ricerca.

Fonti bibliografiche

http://glutencutter.com/

The Celiac Scene: Alternative Enzyme Therapies for Celiac Disease unfounded

http://huntgatherlove.com/content/gluten-digestive-enzymes-playing-firehttp://sciencelife.uchospitals.edu/2014/04/01/can-glutenase-pills-help-people-with-celiac-digest-gluten/

http://journals.plos.org/plosone/article?id=10.1371/journal.pone.0128065

 

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