Fake news e misinformation come influenzano la scienza? Come difendersi?
Cosa sono le Fake news? La traduzione letterale può essere notizie false, notizie farlocche. Il neologismo inglese è ormai entrato nel linguaggio comune ed indica tutta una serie di notizie ingannevoli o addirittura inventate: Gli argomenti oggetto di fake news sono i più disparati e anche la scienza non è immune da fake news, complice inconsapevole a volte il passaggio dalla lingua inglese, considerato che tutte le pubblicazioni scientifice sono in questa lingua, alla lingua italiana.
Le fake news ci sono sempre state, erano quelle notizie che nelle conversazioni avevano sempre come inizio “l’ha detto la TV…l’ho letto sul giornale…me l’ha detto il mio amico che sa…”.
Adesso, oltre al “l’ha detto la TV” si può leggere o sentirsi dire “è scritto su Internet”, come scrive Walter Quattrocciocchi, ricercatore all’Università Ca’ Foscari, coordinatore del CSSLAB press l’IMT e autore di Misinformation, Guida alla Società dell’Informazione e della credulità.
Il libro è davvero una guida per capire cosa siano le echo chambers o camere dell’eco e come uscirne alla ricerca della vera informazione.
Proprio perchè in ambito scientifico e anche nell’ambito delle scienze legate all’alimentazioni questi temi sono temi caldi, le fake news e della misinformation sono anche stati l’argomento di presentazioni per il pubblico e gli HoReCa nell’ambito del Gluten Free Expo, conclusosi il 21 di Novembre a Rimini.
Va infatti ricordato che nell’ambito del free from periodicamente la dieta e conseguentemente l’alimentazione senza glutine sono messe sotto i riflettori, perchè sono troppo ricche di grassi, troppo ricche di conservanti, di zuccheri, troppo povere di nutrienti, per contro informazione perchè c’è chi sostiene che mangiare senza glutine a prescindere fa bene. Ci siamo occupati di alimentazione senza glutine diverse volte, approfondendo tutte le questioni sovracitate e cercando di capire il vero nocciolo della questione. Il risultato è stata la pubblicazione di diversi articoli al riguardo, supportati da uno studio approfondito e da materiale bibliografico.
La dieta senza glutine non è una panacea e il glutine non è sicuramente la causa di tutti i mali. Il glutine va assolutamente evitato da chi sia celiaco o gluten sensitive, ma anche in altre patologie – sempre a discrezione dello specialista – e quindi l’alimentazione senza glutine va seguita scrupolosamente da chi è affetto da tali patologie. La dieta senza glutine non è chiaramente una dieta dimagrante. Va fatto anche un ulteriore distinguo: ci sono moltissimi alimenti che nascono naturalmente senza glutine e possono essere utilizzati nell’alimentazione di tutti giorni, sia in quella con glutine sia in quella senza glutine (laddove sia necessario, con il claim senza glutine ).
Le fake news e soprattutto la misinformation contribuiscono spesso a demonizzare questo o quell’alimento.Questa demonizzazione occupa i quotidiani, il web, soprattutto i social; ci sono camere dell’eco che continuano ad essere estremamente vitali e attive, nonostante il debunking, ovvero nonostante la spiegazione scientifica ci sia, sia stata data e sia anche stata diffusa. In realtà, il debunking spesso è controproducente, perchè i post di debunking sono considerati post dissonanti e possono causare un rinforzo nel consumo di misinformation. In campo alimentare potremmo citare diversi esempi, compreso quello dello zucchero. Sia chiaro, l’eccesso di zucchero come lo zucchero occulto possono far davvero male, ma la demonizzazione di questo o di quell’alimento su basi pseudoscientifiche o peggio fa comunque male al nostro cervello.
Anche la gluten sensitivity è stata oggetto di misinformation, come abbiamo spiegato in un precedente articolo. Dall’articolo di Gibson, Biesierski et al nel 2013 ad oggi sono stati pubblicati moltissimi articoli scientifici, sono state effettuate ricerche, test di vario tipo. Eppure, sembra di essere rimasti incastrati in una piccola bolla temporale; nonostante la prova provata, nonostante il ruolo della gliadina e la scoperta di un marcatore specifico, il fatto che uno studio affermi che la gluten sensitivity autodiagnosticata non esista non significa affermare che la gluten sensitivity non esista tout court. Non si comprende neanche come mai l’autodiagnosticata sia sparito nelle notizie di divulgazione in Italia.
Come ci si difende dalle fake news e dalla misinformation?
Una fondamentale risposta proviene sempre dal libro di Walter Quattrociocchi: dobbiamo cominciare ad uscire dalle camere dell’eco, dobbiamo ricominciare ad ascoltarci.
La mia risposta è dobbiamo andare a cercare le vere notizie scientifiche, partendo da qui, dai diversi articoli presenti sul sito, dalla loro bibliografia per arrivare al Ministero della Salute, all’Istituto Superiore di Sanità, al Centro di ricerca per gli alimenti e la nutrizione e della Società italiana di nutrizione umana