Expo una Birra per tutti è l’evento, organizzato da Brasseria Veneta, che per quarantotto ore ha fatto la gioia degli amanti della birra, delle birre artigianali e dell’home brewing.
Nel centro convegni del meraviglioso Park Hotel Villa Fiorita (Monastier di Treviso, TV), Antonio “Doc” Di Gilio, presidente di Brasseria Veneta, assieme ad una crew di soci appassionati, ha dato vita ad un evento a tutto tondo: degustazione di birre, degustazione di prodotti tipici, eccellenze del territorio, degustazione di gelato alla birra, laboratori, ecc., con spazi dedicati al senza glutine (N.d.A: Gluten Free Travel and Living non poteva mancare!)
Ad esempio, il Wishing Well Pub di Treviso aveva nel suo menù diverse specialità completamente senza glutine, che sono regolarmente presenti anche nel suo menù, assieme ad una lista di birre artigianali senza glutine.
La gelateria Ciokolatte di Fontane di Villorba (TV) preparava fresco il gelato alla birra al miele senza glutine e senza lattosio e proteine del latte, assieme ad una selezione dei suoi gusti gelati, tra i quali alcuni spiccano perché senza glutine e senza lattosio o senza latte vaccino.
Inoltre, dopo tanta ottima birra, la degustazione poteva proseguire con i prodotti tipici del Cansiglio, tra i quali spiccava la porchetta ed i formaggi di capra, il tutto garantito senza glutine e fornito dalla Malga Agriturismo Valmenera (Tambre, BL).
Per tutti loro non ha parlato solo la bontà dei prodotti presentati, ma anche la competenza e la professionalità nell’affrontare il mondo senza glutine e in alcuni casi anche senza latte.
Oltre alla degustazioni di ottima birra e ottimo cibo, diversi erano gli interessanti laboratori proposti sia sabato 18 ottobre sia domenica 19 ottobre. Negli eventi domenicali c’è stata anche la Tavola Rotonda sulle Intolleranze Alimentari con particolare riguardo al Glutine e alle birre senza glutine con la presenza del prof A. Saggioro, del presidente AIC Veneto Enrico Camillo, di Simone Cantoni e di Alfonso Del Forno, presidente dell’associazione NonSoloGlutine onlus e dell’Associazione Degustatori di Birra Senza Glutine, nonché dirigente di Slow Food.
Moderata dal presidente Antonio “Doc” Di Gilio, la Tavola Rotonda ha avuto inizio con l’intervento del Dott. Saggioro, che ha parlato in modo esaustivo e puntuale di medicina funzionale e delle problematiche del glutine, dal leaky gut alla celiachia. Molti degli argomenti esposti dal dott. Saggioro sono stati già trattati nell’area scienza ( diabete, celiachia, gluten sensitivity, gluten sensitivity o sensibilità al glutine, approfondimenti sulla gluten sensitivity, anticorpi e celiachia, approfondimenti sulla celiachia, ecc.), ma la sua presentazione ha fornito interessanti input che come Gluten Free Travel and Living approfondiremmo in seguito con attenzione.
Sia dal dott. Saggioro sia dal presidente AIC Veneto è stata evidenziata la necessità di una alimentazione che sia il più possibile naturalmente senza glutine, tema poi ripreso nell’intervento di Alfonso Del Forno, il quale in qualità di dirigente Slow Food ha sottolineato che tra tutti i presidi presenti sul territorio italiano, circa 213 eccellenze sono naturalmente prive di glutine.
Oltre a parlare delle attività che la NonSoloGlutine onlus, della quale è presidente, Alfonso del Forno ha presentato la nuova guida alla birra, nella quale sono elencate 250 diverse birre italiane, prodotte con materie prime contenenti glutine. Di queste birre, però, circa 50 presentano un basso contenuto di glutine, ovvero sono al di sotto dei 100 ppm (< 100 ppm); almeno altre cinque o sei sono “inconsapevolmente senza glutine”, poiché nel protocollo produttivo e nelle attività di processo il glutine presente nelle materie prime viene abbattuto tanto da essere presente solo in tracce, per la precisione al di sotto dei 20 ppm (< 20 ppm).
Quindi, alcune birre prodotte con materie prime con glutine possono essere considerate de facto senza glutine.
Notizia che credo sconvolgerà e rallegrerà allo stesso tempo diversi celiaci e gluten sensitive amanti della birra!
Nel parlarci di molti dei suoi progetti, dei quali alcuni ancora in corso, Del Forno ha evidenziato l’importanza fondamentale che ha il test ELISA R5 Competitive per il test del glutine (N.d.A. è l’unico test in grado di rilevare le tracce di glutine), la necessità che ogni lotto di birra sia accompagnato da un certificato di lotto, che ne attesti il livello di tracce, poiché le birre inconsapevoli potrebbero essere di più di quelle finora testate.
Esempio lampante è stata la birra artigianale di Antonio Doc Di Gilio: prodotta con materie prime glutinose, è stata analizzata ed il livello di tracce di glutine era al di sotto dei 20 ppm.
Anche le birre artigianali potrebbero essere “inconsapevolmente” senza glutine.
Sebbene si parta da materie prime glutinose, il fatto che il prodotto – la birra artigianale e non – alla fine presenti un livello di tracce di glutine tale da essere considerata “senza glutine” può essere legata ad alcuni fattori cruciali: l’attività batterica nel processo di birrificazione e la filtrazione, che dona alla birra la trasparenza, evidenziandone il colore naturale e stabilizzandone il sapore. Nel caso della filtrazione fondamentale è il cut off dei filtri utilizzati, ovvero la dimensione dei pori presenti sul filtro medesimo. Possono essere infatti usati filtri con pori di dimensione inferiore a quella della molecola della gliadina, il cui peso molecolare è compreso tra i 30000 e i 75000 dalton (per ulteriori delucidazioni vedere anche i commenti all’articolo L’uovo e la sua perfezione).
Prosit (anche senza glutine)!