Il Cous Cous Fest di San Vito Lo Capo è l’evento gastronomico più importante d’Europa.
Dieci giorni, dieci, dedicati al cous cous, piatto della tradizione trapanese, ma non solo.
Dal 16 al 25 settembre, nella cittadina di San Vito Lo Capo, una location da favola, si sono sfidati a colpi di cous cous dieci paesi, geograficamente lontani, ma legati indissolubilmente dai granelli di semola dello straordinario piatto.
Italia, Stati Uniti, Perù e Angola (per la prima volta in gara), Mauritius, Israele e Palestina (straordinariamente seduti intorno allo “stesso tavolo”), Tunisia, Francia e Marocco.
Buona cucina, centinaia di ingredienti, ma non solo: musica, talk show, dibattiti, spettacoli comici, degustazioni, cooking sow e molto altro.
Chiunque, a San Vito Lo Capo, ha potuto scoprire tutti i segreti del cous cous cucinati e impiattati dai migliori chef al mondo come Claudio Sadler, Igles Corelli, Pino Cuttaia e tanti altri.
Si può anche partecipare alla gara, votando il migliore cous cous in una delle tante sfide per eleggere il miglior cous cous del mondo!
E un celiaco?
Ecco allora che vi raccontiamo il Cous Cous Fest senza glutine.
Negli ultimi anni l’attenzione dei visitatori celiaci all’evento è cresciuta esponenzialmente con uno stand dedicato e curato da AIC, l’Associazione Italiana Celiachia (di cui vi parleremo fra poco).
Benché il cous cous tradizionale sia a base di semola di grano, tantissimi chef hanno iniziato ad usare semola di cereali alternativi.
Se ricordate, ve ne abbiamo parlato anche noi in occasione della prima assemblea soci di Gluten Free Travel and Living.
Nelle cucine dell’Hotel Tannure, con gli chef gemelli Peraino, abbiamo sperimentato l’utilizzo di cereali alternativi gluten free per raggiungere la consistenza della semola tradizionale.
E c’eravamo riusciti.
Ma torniamo al Cous Cous Fest.
Non è stato possibile far partecipare un ospite celiaco alle gare perché i cereali naturalmente gluten free sono sempre andati in abbinamento con ingredienti non idonei a una persona intollerante al glutine.
Come ad esempio nel piatto del Perù, dove era presente la quinoa.
Ma è pur sempre stata un’ottima occasione per parlare di quinoa, grano saraceno e tanti altri ingredienti sconosciuti ai più, ma risorse fondamentali nella cucina di un celiaco.
Ne ha parlato anche Filippo La Mantia “oste e cuoco” paladino della cucina senza aglio e senza cipolla.
In occasione del suo cooking show organizzato con Mutti ha presentato un cous cous di grano saraceno.
E poi in giuria era anche presente Sonia Peronaci, la food e video blogger più famosa di Italia, fondatrice di Giallo Zafferano (ndr. La Peronaci non fa più parte dal 2015 del progetto “Giallo Zafferano”).
Sonia Peronaci è impegnata con Schaer (una della più grandi aziende al mondo produttrici di alimenti senza glutine) e l’attrice celiaca Laura Torrisi, nell’evento itinerante “Gusto senza glutine in tour”.
Si tratta di un tour, ideato da Schär, alla scoperta di nuovi sapori attraverso l’Italia.
Dedicato soprattutto alle donne celiache o sensibili al glutine, da settembre a novembre, offrirà la possibilità di partecipare ad eventi e cooking show che si terranno nella nostra penisola.
Per maggiori informazioni visitate la pagina dedicata.
Sponsor della manifestazione è stato, come ogni anno, Bia, azienda ferrarese produttrice di semola.
L’azienda ha recentemente inaugurato una linea di semola interamente senza glutine.
Se grazie al Cous Cous Fest, il cous cous Bia è entrato nelle case degli italiani, grazie anche ad aziende come Bia, il cous cous entrerà nelle case di chi deve rinunciare al glutine, ma non vuole rinunciare alla passione per la cucina.
In occasione del Cous Cous Fest noi abbiamo anche fatto shopping! Vi parleremo presto della semola gluten free Bia nella nostra sezione “provati per voi”.
Ma cosa abbiamo mangiato?
In giro tra le strade della cittadina, c’erano tantissimi espositori di eccellenze gastronomiche.
Tra questi abbiamo avvistato diversi prodotti tipici senza glutine come ad esempio marmellate, pesti, conserve.
Siamo stati allo stand AIc l’ultimo giorno. Una domenica piovosa che ha spaventato migliaia di visitatori.
Ma non i buongustai come noi.
Tra i tanti cous cous del mondo c’erano anche quelli senza glutine, sotto l’attenta vigilanza dei volontari AIC.
Due le proposte, una a base di pesce (come vuole la tradizione sanvitese) e una a base di carne e verdure.
Noi, non contenti, le abbiamo provate entrambe!
Con il ticket di degustazione si aveva diritto a un piatto di cous cous ( noi abbiamo chiesto due mezze porzioni), un bicchiere di vino e un dolcetto di mandorle.
Il gusto della versione con la carne era sicuramente più deciso, quello a base di pesce un po’ troppo delicato, ma abbiamo comunque gradito la possibilità di mangiare una porzione abbondante di cous cous e di viziarci anche con un dolcino.
La manifestazione accoglie centinaia di migliaia di visitatori e sappiamo bene come sia difficile accontentare le esigenze di tutti.
San Vito Lo capo è una cittadina speciale, che accoglie visitatori di tutto il mondo e lo fa anche con una interessante proposta senza glutine.
Sono tantissimi i locali facenti parte del circuito AIC e diversi i ristorante che garantisco piatti senza glutine privi di contaminazione.
Ci aspettiamo che per i prossimi anni anche un visitatore celiaco possa inebriarsi del profumo di una zuppa del maghreb, “alzare la palettina” durante una gara o sprofondare i sensi in un dolce a base di ricotta.
Noi ci siamo comunque divertiti e abbiamo respirato un’atmosfera speciale dedicata all’integrazione e alla diversità.
Ecco, i concetti di cui parliamo anche noi ogni giorno.