AN-PEP, l’Aspergillus niger e la possibile soluzione per la gluten sensitivity e non solo
Qualche settimana fa nell’ambito della Digestive Disease Week, il più importante convegno internazionale nel campo della gastroenterologia, epatologia, endoscopia e chirurgia gastrointestinale, svoltasi a Chicago, è stato presentato uno studio che potrebbe rivoluzionare il mondo della gluten sensitivity e non solo.
Alcuni ricercatori della School of Medical Sciences at University of Örebro, Svezia, hanno studiato l’attività di un enzima, l’AN-PEP, o meglio la propil-endoproteasi derivante dall’Aspergillus niger sul glutine.
L’Aspergillus niger è l’aspergillo, un fungo o meglio la muffa nera che possiamo comunemente vedere su alcuni ortaggi, ad esempio.
Studi precedenti avevano dimostrato che l’AN-PEP poteva scomporre il glutine in frammenti non in grado di attivare la risposta immunitaria, ma questi studi erano in vitro. La novità dello studio presentato nel mega convegno di Chicago è che l’enzima è stato utilizzato in pasti veri e con pazienti. Lo studio è stato condotto in doppio cieco, ovvero con diverse dosi di enzima all’interno del pasto e con il placebo.
I risultati sono estremamente incoraggianti: grazie all’attività dell’AN-PEP l’85% del glutine veniva scomposto prima di raggiungere il duodeno o piccolo intestino, in entrambi i gruppi che avevano ricevuto dosi differenti di enzima nel pasto. Inoltre, una volta raggiunto il duodeno, nel gruppo “elevate dosi di enzima” si osservava una ulteriore scomposizione del glutine dell’81%, mentre nel gruppo “basse dosi di enzima” si osservava una ulteriore scomposizione del glutine dell’87%.
Nel gruppo cui era somministrato il placebo non si osservava alcuna scomposizione del glutine.
La Dr. Julia König, PhD, ricercatrice post-doc e referente del progetto, ha detto che diversi studi hanno mostrato che l’ingestione accidentale di glutine può accadere e che fornire l’AN-PEP come integratore potrebbe evitare i diversi effetti collaterali dall’ingestione di glutine.
La ricercatrice ha aggiunto che ciò non significa poter reinserire il glutine, quindi mangiare pasta, pizza, dolci con glutine, ma significa unicamente poter evitare effetti collaterali spiacevoli derivanti dall’ingestione accidentale di glutine. Inoltre, ha anche sottolineato soprattutto per i celiaci che l’AN-PEP non va assolutamente considerato come un modo per poter cominciare a mangiare glutine.
I risultati sono incoraggianti, sebbene il campione di questo studio sia relativamente piccolo – problema comune a molti studi in vivo – e sebbene il quantitativo di glutine utilizzato per verificare l’attività dell’enzima AN-PEP fosse molto basso.
Questo studio è importante anche perché attraverso la metabolomica, lo studio dei metaboliti prodotti da piante, animali, ecc., è possibile trovare principi attivi per la farmacologia e per la nutraceutica, così da poter migliorare la vita di molti pazienti.
“Aspergillus niger-derived enzyme degrades gluten in the stomach of gluten-sensitive subjects” abstract Su1137, presentato alla Digestive Disease Week Domenica 7 maggio, ore 9:30 a.m. CT,nella South Hall di McCormick Place, Chicago, US