Cosa sono gli additivi alimentari? Spesso entrano nell’immaginario come robaccia chimica, o “che diavolo ci sarà mai dentro”, “non è una cosa naturale”.
Di additivi abbiamo già parlato e, se ci avete seguito, sapete che la “robaccia chimica” è anche “naturale”, che non tutti gli additivi fanno paura e che tutti noi, involontariamente e senza saperlo, a volte li usiamo in cucina.
I prodotti alimentari industriali, in generale, e quelli senza glutine in particolar modo sono guardati con diffidenza per gli strani codici ed etichette che sono nella lista degli ingredienti. Ma sono tutti così terribili? Di quali dobbiamo sospettare? Di quali avete timore? Ma è giusto avere paura di quello che si mangia?
Da quando abbiamo iniziato a pensare in un blog comune tra foodblogger sglutinate , circa un anno fa, abbiamo subito saputo, senza nemmeno parlarci troppo, che sarebbe stato un blog di informazione alimentare e non solo di cucina, non solo di ricette, che sono importantissime e che potete trovare nei nostri singoli blog.
Il blog in questo anno è diventato un sito, grazie ai nostri lettori, ed è rimasto “senza glutine” perché tutti noi abbiamo a che vedere con la celiachia, in un modo o in un altro, e non perché troviamo sia bello e “cool” mettere il tag “senza”. Del tag “senza” sinceramente ne faremmo volentieri anche a meno, ma non possiamo, e quindi ne approfittiamo per capire anche cosa vuol dire non solo mangiare senza ma anche “con” e in questo caso il con sono i “minacciosi” additivi alimentari.
Abbiamo cercato di rispondere alle vostre domande e abbiamo raccolto in un PDF tutti gli articoli che abbiamo scritto sull’argomento perché crediamo che non sono generiche e ipotetiche definizioni di “naturale” o “chimico” che ci fanno mangiare bene e in modo sano, ma una scelta consapevole degli ingredienti e dei prodotti, sia che si mangi “senza” o “con”.
Per questo oggi siamo particolarmente entusiasti: esce il nostro primo .pdf scientifico, primo di una lunga serie che abbiamo in programmazione, e, anzi, vi invitiamo a scriverci tutte i vostri dubbi e le vostre curiosità.
Vi consigliamo di scaricare il pdf, e soprattutto di tenerlo sottomano e consultarlo ogni volta che vi trovate davanti a un codice o un etichetta che vi risultano “strane”, vi aiuterà a scegliere e a capire cosa state acquistando e mangiando.
A me non mi resta che ringraziare la redazione scientifica e in particolare Fabiana Corami e Gaia Pedrolli: senza di loro non avremmo potuto realizzare questo nostro piccolo contributo a fare un po’ di chiarezza su cosa mangiamo.
E adesso momento ludico: facciamo un gioco.
Mangereste una cosa che, tra le altre contiene:……?
Fibra (E460, E461, E462, E464, E466, E467),
acido glutamico, acido aspartico, leucina, arginina, alanina, valina, glicina, prolina, isoleucina, serina, treonina
omega-6: acido linoleico; omega-3: acido linolenico, acido oleico, acido palmitico
Cenere, Acido ossalico, E300, E 06, Tiamina, Coloranti (E163a, E163b, E163e, E163f, E160a)
metilparabene, E1510, E300, E440, E421……..
Fatecelo sapere………..
Per scaricare il pdf cliccate qui:
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Buongiorno,
Complimenti per il vostro lavoro, vorrei segnalare un errore di stampa a pagina 10 del volume “Gli Additivi Alimentari” è stato scritto che è obbligatorio scrivere “fonte di fenolftaleina” in etichetta, per i dolcificanti. Non è corretto poichè la fenolftaleina è un indicatore di pH, mentre la fenilalanina può avere effetti lassativi, se si eccelle nella RDA/die.
Quindi la dicitura corretta da riportare in etichetta, sul medesimo campo dove compare l’ingredientistica è: “fonte di fenilalanina”.
Rimango in attesa di Vs. riscontro.
Porgo
Distinti Saluti
Gabriele
La ringrazio per l’errata corrige
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