Quale stagione migliore dell’autunno, per godersi dolci passeggiate nei boschi e incursioni in piccoli tesori medioevali che nella nostra Italia abbondano in ogni regione?
Se vivete nel Lazio, non vi basteranno tutte le domeniche d’autunno e di primavera per saziare la vostra voglia di storia, folclore, vita en plein air e tradizioni gastronomiche.
Ogni singola provincia di questa bellissima regione offre un patrimonio inestimabile di cultura. E come se non bastasse, all’interno di ogni provincia, si susseguono parchi naturali, zone protette, siti archeologici, sagre e manifestazioni, incantevoli borghi medioevali e inestimabili monumenti… tutti da non perdere!
Abbiamo quindi approfittato del bel tempo per visitare il borgo di Calcata (VT), all’interno del Parco Regionale della Valle del Treja.
Questo borgo medioevale ha davvero una storia particolare.
Calcata sorge infatti, su uno sperone tufaceo e fu abitata fin dal II millennio a.C.
Dopo il terremoto di Messina però, venne dichiarato un “borgo a rischio” proprio per la sua posizione e dovette essere evacuato e di conseguenza abbandonato.
Fu solo negli anni ’60 che Calcata venne riscoperta da scultori, architetti, fotografi e artisti in generale che, ancora oggi, la popolano essendosi trasferiti a Calcata per svolgere le proprie attività. E infatti è proprio questa l’impressione che a mio avviso si ha passeggiando per le stradine di questo piccolo centro: un salto indietro, ma non nel Medioevo, bensì in un’atmosfera un po’ bohemienne e rilassata.
Ma se avete problemi con il glutine e siete in un paesino di così poche anime come vi organizzate?
Nessun problema perché fra i numerosi pigri gatti che circolano per le viuzze di Calcata, ce n’è uno che interessa anche noi: Il Gatto Nero!
Si tratta di un ristorante che propone cucina senza glutine sull’intero menù (o quasi).
Il locale è davvero caratteristico, i tavoli e gli arredi in perfetto stile felino, la musica di sottofondo rilassante e davvero piacevole e ovunque in giro ci sono oggetti e complementi a forma di gatto (perfino in bagno!). Peccato però che il gatto nero circoli anche all’interno e, malgrado i proprietari siano stati estremamente gentili nell’accontentarmi facendolo accomodare fuori per tutta la durata del mio pasto…ho comunque cominciato a tossire e starnutire a più non posso!
Cari amici allergici state dunque in campana!
Per ritornare al menu, si può scegliere un bel tagliere di salumi e formaggi per antipasto, tutti i primi in menu (con pasta senza glutine) e naturalmente i secondi. Per i dolci…si stanno organizzando. A tavola a inizio pasto, vi porteranno un cestino di pane affettato che non è il massimo come tutti i pani senza glutine da “farmacia”.
Mia figlia ha scelto la polenta con le spuntature e la salsiccia (senza infamia né lode e sicuramente istantanea) e io ho invece provato un’ottima zuppa di ceci e castagne con tanto profumato rosmarino.
Tutto sommato, per essere un ristorante “liberamente organizzato” costituisce un’ottima àncora di salvezza vista la buona informazione di personale di sala e cucina riguardo la celiachia.
E se avete voglia di fare ancora due passi, magari per smaltire il pasto, allora non perdetevi le vicine Cascate del Monte Gelato che si snodano in un percorso facile attraverso un bellissimo bosco dagli odori e dai suoni così rilassanti che vi faranno pensare alla settimana che vi aspetta senza troppi timori 🙂
“Gluten Free Travel&Living, pur consigliando e fornendo indicazioni circa gli esercizi che garantiscono una cucina senza glutine, non si assume alcuna responsabilità circa la sicurezza stessa del servizio la quale rimane esclusivamente del locale che lo offre”