Burger di fagioli neri e riso integrale

di Lucrezia Stampi

link alla ricetta – 
http://peanutcooks.blogspot.it/2014/09/ripartire-con-semplicita.html

Burger di fagioli neri - Gluten Free Travel and Living

Ingredienti

per i burger:
fagioli neri (pesati già cotti): 350 g
riso integrale (a crudo): 60 g
cipolla rossa: 1 media
aglio in polvere: 1 cucchiaino
salsa tamari senza glutine: 2 cucchiaini
semi di girasole: una manciata
tahin di girasole: 1 cucchiaio
paprika forte: a piacere
peperoncino secco in fiocchi: 2 pizzichi
pepe: quanto ve ne piace!
farina di ceci: 1 C
farina di mais fioretto: 1 C + quella per la panatura
prezzemolo (facoltativo): un ciuffetto
eventuale sale

per le chips di zucca:
zucca delica biologica con la buccia: 350 g
sale: un pizzico
pepe di sichuan
olio extravergine di oliva: un filo
paprika forte e affumicata
aglio rosso: 3 spicchi
rosmarino: due o tre rametti

per la maionese:
tahin chiaro: 2 cucchiai abbondanti
succo di limone: 1 – 2 c
aceto di mele: 1 c
senape: 1 c
salsa tamari: 1 c

Preparazione

VENERDÌ 5 SETTEMBRE 2014

Ripartire. Con semplicità.
Continuo a prendermela comoda, forse troppo.
Per una ragione o per l\’altra sono passati quindici giorni dall\’ultimo post, e devo dire che se avessi dovuto assecondare il mio istinto sarebbero diventati anche di più.
Scrivendo una volta ogni cambio di stagione è chiaro che sono poi portata a buttare giù papiri, e mi sento quasi in dovere di avere sempre qualcosa di interessante da raccontare per poter essere autorizzata poi a pubblicare anche una ricetta.
Se questo manca, spesso preferisco tacere del tutto.

Ma c\’è anche da dire che forse sto passando quel periodo di insicurezza e insoddisfazione che a quanto pare capita prima o poi a tutte le \”blogger\”, quello in cui non sei mai del tutto soddisfatta dei risultati che ottieni, quello che è buono ma è banale, quello che è buono ma le foto non si possono guardare, quello che vorresti essere come non sei e sicuramente neanche puoi, ovvero quando l\’ammirazione e il cercare spunti per migliorarsi finiscono poi per essere paralizzanti.
Arrivi a un punto in cui ti rendi conto di quanto in realtà sia profondamente insignificante il tuo contributo, cominci a fare confronti e paragoni, e capita allora che ti puoi anche fermare.
Tutto quello che hai da proporre sembra non valere più la pena, ma mettersi a fare cose che non ti corrispondono solo per poter essere un po\’ più spettacolari non sarebbe più da te.
Sì, insomma, un po\’ di crisi di identità.

Non ho mai ricevuto troppi incoraggiamenti, non sono abituata a sentirmi dire che qualcuno crede in me, che ho le capacità per fare qualcosa, frasi che se per qualcuno sono la normalità, per me sono da film.
Per questo ricevere nei giorni scorsi degli apprezzamenti così sentiti da persone completamente inaspettate mi ha lasciato molto stupita. Persone che mi hanno letta e mi hanno capita, hanno quasi camminato insieme a me tenendomi per mano, che hanno assistito al mio percorso da spettatori attenti e che hanno vissuto il cambiamento, sapendomi distinguere quella che sono ora da quella che ero.
Allora forse ho capito che dovevo un po\’ per l\’ennesima volta rivedere la percezione che avevo di me, che ci sono blog e blog e che non tutti si consultano per gli stessi motivi, che avrò mille mancanze ma che forse, ho anche qualcosa che un altro può non avere.
A volte basta davvero una piccola parola per farti ripartire, e ringrazio chi inconsapevolmente l\’ha fatto nel momento giusto.
Forse non arriverò mai da nessuna parte, ma di sicuro non mi voglio fermare.

Oltre alle menate, va anche detto che continuando a mangiare praticamente sempre frutta fino a cena, le occasioni per cucinare si riducono a una, la cena.
E fotografare la cena mi è davvero fonte di grande stress, mi tocca fare delle controfigure da circense e poi neanche vengono bene, sempre troppo buie o troppo gialle, m\’innervosisco, mi passa la fame, devo montare il cavalletto, devo rimetterlo a posto, ho fretta e allora preferisco approfittarne per mangiare du\’ verdure grigliate in tranquillità.
Che poi, anche in questo caso, non è che avessi cucinato chissà che, però era la prima volta dopo tanto tempo che dedicavo qualche ora a preparare la cena pensando a cosa fare con un certo preavviso piuttosto che decidendo all\’ultimo ritrovandomi tristemente ad aprire una di quelle confezioni di polpettine varie pronte che ultimamente sono sempre troppo presenti in casa, per colpa ,o grazie al fatto che, i miei cercano ultimamente di mangiare un po\’ più vegetale, così molto spesso acconsento ad unirmi a loro semplificando le cose.
Insomma, bando alle ciance, ho fatto dei tranquillissimi burger di riso e fagioli, riavvicinandomi ai sapori semplici e genuini che prima dell\’estate e prima di votarmi alla frutta e alle insalate quasi scondite avevo un po\’ dimenticato.

Burger di fagioli neri e riso integrale con chips di zucca alla paprika e maionese di tahin

per i burger:
fagioli neri (pesati già cotti): 350 g
riso integrale (a crudo): 60 g
cipolla rossa: 1 media
aglio in polvere: 1 cucchiaino
salsa tamari senza glutine: 2 cucchiaini
semi di girasole: una manciata
tahin di girasole: 1 cucchiaio
paprika forte: a piacere
peperoncino secco in fiocchi: 2 pizzichi
pepe: quanto ve ne piace!
farina di ceci: 1 C
farina di mais fioretto: 1 C + quella per la panatura
prezzemolo (facoltativo): un ciuffetto
eventuale sale

per le chips di zucca:
zucca delica biologica con la buccia: 350 g
sale: un pizzico
pepe di sichuan
olio extravergine di oliva: un filo
paprika forte e affumicata
aglio rosso: 3 spicchi
rosmarino: due o tre rametti

per la maionese:
tahin chiaro: 2 cucchiai abbondanti
succo di limone: 1 – 2 c
aceto di mele: 1 c
senape: 1 c
salsa tamari: 1 c

Affettare la cipolla anche non troppo sottilmente, scaldare un filo d\’olio in una padella antiaderente e fatela rosolare, coprite poi con un coperchio e stufatela finchè non sarà trasparente, aggiungendo pochissima acqua se necessario. Far raffreddare.
Scolate bene i fagioli e poneteli nel robot da cucina assieme al riso, bollito in acqua salata e fatto anch\’esso raffreddare e scolare. Azionate le lame e date una prima frullata, aggiungete la cipolla, le foglioline di prezzemolo, l\’aglio in polvere, la paprika, il peperoncino e il cucchiaio di tahin di girasole e frullate ancora per ottenere un composto abbastanza liscio e omogeneo. Aggiungete infine anche i semi di girasole, e frullate ancora, più o meno a lungo a seconda di quanto volete che si confondano nell\’impasto. Aggiustate di sale e di pepe, quindi unite mescolando con un cucchiaio le due farine.
I miei ingredienti erano ben freddi e scolati quindi non mi è stato necessario far riposare il composto in frigorifero.
Formate 4 mucchietti da 140 g circa ciascuno, passateli nella farina di mais e appiatiteli per dare la forma di burger, quindi sistemateli su una placca da forno. Coprite con un filo d\’olio e cuocete a 180° (forno statico) fino a doratura (circa 20 min.)

Per le chips tagliate la zucca ben lavata con ancora la buccia a fettine, trasferirle sulla teglia ricoperta da carta forno e unta di olio con gli spicchi d\’aglio in camicia schiacciati e i rametti di rosmarino. Coprite con ancora un filo d\’olio e con i due tipi di paprika, spolverate un po\’ di sale e date una bella macinata di pepe di sichuan. Cuocete a 160° statico per dieci minuti, poi continuate la cottura col ventilato finchè non saranno cotte e avranno fatto la crosticina.
Per la maionese unite semplicemente tutti gli ingredienti allungando con acqua quanto basta per ottenere la consistenza della maionese. Le dosi non sono precise perchè ho aggiustato tutto assaggiando mentre preparavo, ma per essere sicuri non partite con più di un cucchiaino per ingrediente e aggiungete casomai in un secondo momento.

Condividi questo post

Post Comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.