Beaune, Borgogna; fascino e storia di una cittadina indimenticabile
Beaune, imperdibile tappa in Borgogna, paradiso degli amanti del buon vino e della tranquillità è stata solo una delle mille scoperte fatte durante l’ultima vacanza estiva.
Il nostro viaggio in camper attraverso le strade di Francia, con destinazione finale Bretagna, ci ha portati quest’anno a scoprire itinerari e realtà che ci hanno davvero fatto battere il cuore
Le autostrade francesi sono molto costose e per fortuna esiste una rete di strade statali e provinciali che permettono al viaggiatore di risparmiare sui costi ma soprattutto di guadagnare in emozioni!
La nostra prima tappa nella parte centrale della Francia, l’abbiamo riservata a Beaune, cittadina simbolo della verde regione della Borgogna. La Borgogna è molto rinomata per i suoi vini e si possono scorgere ovunque distese infinite di vigneti che si alternano a immensi campi di mais e di girasoli. Un vero spettacolo per gli occhi!
Siamo arrivati al comodo Camping Municipal Les Cent Vignes (essenziale ed economico come tutti i campeggi comunali in Francia) e ci siamo sistemati per una serata di riposo dopo il lungo viaggio. In realtà avevamo anche bisogno di ricaricarci perché l’indomani avevamo tutte le intenzioni di esplorare instancabilmente questa meravigliosa cittadina.
La cura dei particolari nelle piccole città francesi, è stupefacente quanto la cura delle grandi opere.
Ogni angolo del più piccolo centro abitato è sempre decorato con amore
Decidiamo dunque, a beneficio di occhi e anima, di fare un bel giro per le vie del centro e la sede del comune, l’Hôtel de Ville, è il primo eclatante esempio di quanto l’estetica sia qui importante.
Più ci addentriamo nel centro e più rimaniamo incantati da ogni dettaglio: atmosfera rilassata, locali e negozi animati da un vivace via vai, romantici tetti in ardesia, mostre permanenti e temporanee e poi alla sera l’imperdibile spettacolo dei “monumenti animati” (comune anche ad altre città francesi).
Già questo basterebbe ad apprezzare Beaune, ma il vero fiore all’occhiello di questa cittadina è indubbiamente l’Hôtel-Dieu con il suo incredibile tetto completamente ricoperto di tegole multicolori che formano centinaia di figure geometriche intersecate fra loro. Visitarne il Museo annesso è più che un obbligo!
Nel 1443, Nicolas Rolin, Cancelliere del Duca di Borgogna, decide di fondare un ospedale per i poveri che non potevano permettersi di farsi curare a pagamento. In cambio Rolin, era certo di potersi guadagnare così la salvezza eterna.
Si resta incantati a scoprire la storia di questa costruzione e ancor più ad apprezzarne l’eccezionale stato di mantenimento. Ogni angolo è stato ricostruito fedelmente (emblematica la meravigliosa Sala dei Poveri e la Farmacia con i suoi vasi da collezione risalenti al 1700) e un’audioguida, con il racconto in prima persona di Nicolas Rolin e della sua amata moglie, ci fa rivivere senza un attimo di noia tutta la storia contenuta in queste preziose mura (per approfondimenti vi consiglio di curiosare qui)
Usciti dall’Hôtel-Dieu, decidiamo di guardarci intorno per la cena. Ci sono svariati ristoranti nel centro di Beaune (che è abbastanza piccolo) che propongono opzioni senza glutine e le trovate facilmente su guide e aggregatori in rete digitando semplicemente Beaune sans gluten. La differenza tra questi francesi e quelli italiani però è notevole; non aspettatevi cucine separate o totale sicurezza di non contaminazione perché l’approccio verso questo tipo di problematica è totalmente differente. Noi abbiamo optato per il rischio di qualche cena e pranzo fuori misurandoci con il livello di conoscenza del problema da parte dei gestori che si è basato unicamente sulla nostra percezione istintiva. A Beaune abbiamo optato per Le Bacchus
Qui ci ha ispirato fiducia la deliziosa disponibilità della titolare ad accontentare le nostre richieste in maniera competente e sicura
Sul menu ci sono segnati tutti gli allergeni e si può quindi scegliere in base alle proprie intolleranze
Abbiamo deciso di gustare un Burger Charolais à l’Epoisses ovvero un delizioso hamburger dove al posto del pane ci sono dei piccoli Rösti di patate. La carne è davvero insuperabile e del resto di vacche Charolais qui intorno ne abbiamo viste a centinaia quindi la filiera è decisamente corta! Ad accompagnare la carne, del profumato formaggio fuso tipico della Borgogna (l’Epoisses), senape, cipolle e del fresco songino di contorno. Le patate fritte non sono adatte ai celiaci purtroppo
Se è vero che qui non c’era l’ombra di un panino o di un grissino senza glutine, possiamo però dire che i dolci sono studiati anche per noi.
L’opzione più golosa è stata la creme brulée, la migliore mai mangiata in tutta la mia esistenza, che abbiamo letteralmente divorato leccando la ciotola fino all’ultimo granello di zucchero. Anche i gelati sono senza glutine e abbiamo provato la noisette (da nocciole italiane) e un incredibile caramello al burro salato con l’immancabile crema Chantilly di accompagnamento (la Chantilly in Francia altro non è che panna montata con lo zucchero).
Tutto ciò è stato adeguatamente annaffiato con dell’ottimo Haute Cote di Beaune del 2014 che vi consiglio assolutamente di provare se siete da queste parti!
Il conto un po’ altino, nella media di queste parti ahimé, ma comunque soldini ben spesi.
Salutare questi posti è stato difficile e noi speriamo di cuore che sia solo un arrivederci!
Bistrot Restaurant Le Bacchus
6, Rue du Fauburg Madeleine
Beaune – Bourgogne
France
“Gluten Free Travel&Living, pur consigliando e fornendo indicazioni circa gli esercizi che garantiscono una cucina senza glutine, non si assume alcuna responsabilità circa la sicurezza stessa del servizio che rimane esclusivamente a carico del locale che lo offre”
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