Come spesso accade il nostro lunedì è dedicato alle interviste sglutinate o alla recensione di libri free from. Oggi vi parliamo di questo bellissimo lavoro realizzato da Luca Uria, il libro: “I SAPORI DELLA FELICITA’ “.
Dobbiamo far sì che le nostre giornate (…)siano costruite da piccoli momenti…
Come in una ricetta, ci vogliono le giuste dosi, si scelgono con cura gli ingredienti e si mescolano tra loro così da creare il composto ideale (…) ma il segreto della riuscita non è la forma, o la consistenza, ma l’essenza che riempe l’aria che ci circonda quando lo stiamo preparando…
Quello che inizialmente potrebbe sembrare un generico libro di narrativa, racchiude in sè un ricco ed emozionante percorso di vita, il cammino di un giovane e poi, uomo che ripercorre la sua vita, le sue scelte e i suoi cambiamenti a suon di ricordi. Filo conduttore di questo racconto è l’amore, prima inconsapevole e poi sempre più cosciente per la cucina e il buon cibo.
Per questo ad intervallare i vari capitoli del libro ci sono ricette classiche della nostra amata cucina italiana, dalla tradizione culinaria friulana, alla ligure, toscana e laziale.
Nel suo percorso di crescita Luca ha imparato a scoprirsi e a raccontarsi anche attraverso la cucina:
…preparare un piatto non è oslo saper mettere inseme degli ingredienti (…) occorre essere ispirati da qualcuno che sappia riconoscere l’anima del cuoco dentro il piatto.
Quando poi la passione per il cibo si è consolidato, ecco che giunge un ulteriore ostacolo, che lo metterà alla prova con la cucina senza glutine; solo l’amore per la piccola Natalie riuscirà a motivarlo e a raggiungere ottimi risultati.
Il suo blog La sosta dei celiamici è uno di questi risultati!
Luca è una persona particolarmente gentile e disponibile, così siamo riusciti a fargli qualche domanda non soltanto per scoprire più nel dettaglio qualcosa del suo libro, ma soprattutto perchè ha voluto dar spazio in un testo del genere ad un tema come la celiachia.
La parola a lui.
Domanda di rito: chi è Luca Uria in una sola parola o frase?
In una parola: caparbio. In una frase: Luca Uria si emoziona con le cose semplici.
Per quanti ancora non avessero letto il tuo libro, prova ad incuriosirli e a raccontarci brevemente da dove nasce questa passione per la cucina e come sei arrivato a farne un lavoro.
E’ stato un colpo di fulmine! In effetti la passione per la cucina è sempre esistita, ma forse dormiva da qualche parte. L’ha risvegliata la celiachia di mia figlia, 8 anni fa (adesso ne ha quasi 11) alla quale mi sono dedicato assieme a mia moglie per poterle preparare piatti sempre nuovi cosi da stimolare il suo appetito e la sua voglia di stare a tavola senza rinunce. Ogni ricetta è sempre stata condivisa sul nostro blog, e l’entusiasmo crescente di chi ci segue sui social (oltre a quello di chi si siede alla nostra tavola, tra familiari e amici) ci ha stimolato sempre di più a vivere la tavola con passione e fantasia. Il libro racconta di come sapori e ricordi si legano indissolubilmente, ed entrambi cambiano cambiando noi stessi.
Perché hai voluto dedicare una parte abbastanza consistente del tuo manoscritto proprio alla celiachia e alla dieta senza glutine, al di là del coinvolgimento familiare che riveste?
Perché non ho mai smesso di dedicarmi alla cucina senza glutine, scoprendo che non è solo una ‘cura’, ma anche un modo di affrontare dei cambiamenti o delle mancanze, spesso scoprendo che ci sono soluzioni alternative ed alle volte addirittura migliori a quelli che possono inizialmente sembrare delle rinunce. Proprio come nella vita.
Spesso, quello che più lamentano molti nostri lettori e follower della vita da celiaci, sono proprio le difficoltà derivate dalla relazioni sociali, dal confronto con amici e conoscenti che non riescono ad “accettare” la dieta senza glutine; quest’ultimi non riescono a maturare una sensibilità tale ad esempio dal far trovare sulla stessa tavola dei prodotti senza glutine, facilmente reperibili ovunque.
Ecco, nel tuo libro invece, questa grande sensibilità si tocca con mano; spiegaci un po’ cosa è significato per te conciliare il tuo amore per la cucina con la cucina gluten free?
In un passo del libro racconto un aneddoto dove mi ‘dichiaro’ a mia figlia con un vassoio di bignè (senza glutine) cosi come la prima volta mi sono dichiarato a mia moglie con un mazzo di fiori. Quando si ama, tutto è possibile, anche affrontare dei cambiamenti che possono sembrare radicali. Richiede sicuramente molto impegno e dedizione, ma seguendo poche e semplici regole tutto è possibile. Anche mettere a tavola e soddisfare tante persone (intolleranti e non) servendo un menù dalla A alla Z per tutti.
Nella vita di tutti i giorni, come gestite la dieta senza glutine: tutto per tutti senza glutine o solo per Natalie? Ci spiegheresti anche il motivo della scelta.
Tutto per tutti senza glutine non significa dispensare esclusivamente dietoterapeutici, o prodotti confezionati con la spiga sbarrata. Ci sono alimenti naturalmente senza glutine che indipendentemente dalla celiachia fanno bene ed andrebbero inseriti nella dieta (verdure, legumi, riso, pesce, carne, frutta). Nella giusta combinazione si possono ottenere dei piatti sempre diversi e sempre più invitanti. E sfido chiunque a distinguere un piatto di pasta, una focaccia, od una bella torta senza glutine (con la giusta combinazione di ingredienti e con un pizzico di esperienza) da uno cosiddetto tradizionale!
Oggi Natalie come vive questa sua “diversità” e voi, come genitori, come la supportate nel suo percorso di crescita?
Affrontando la celiachia sin da piccola, direi che è molto più resiliente rispetto ad esempio ad un adulto che si trova a scoprirla da un momento all’altro. Crescendo però si accorge sempre di più della mancanza di libertà in certe occasioni, ad esempio poter scegliere una pizza od un gelato ovunque si trovi. Noi in questo cerchiamo di renderla prima di tutto più indipendente possibile, insegnandole quali sono gli alimenti ed i locali in cui può sentirsi libera di mangiare quello che più le piace. Inoltre la educhiamo a delle abitudini alimentari consapevoli e sane: non sempre libertà di mangiare qualsiasi cosa significa necessariamente farsi del bene.
Nel libro ci racconti delle difficoltà iniziali e dei fallimenti avuti con la lavorazione delle farine senza glutine, come sei riuscito a superarli?
Tante tante prove, impasto dopo impasto!
A questo punto è doveroso chiederlo: qual è l’impasto “sglutinato” di cui vai fiero?
Sicuramente i bignè con la crema pasticcera, di cui Natalie va ghiotta.. ma anche la pizza che il sabato sera ci concediamo davanti ad un bel film è un rituale ‘sglutinato’ a cui non rinunciamo!
Così come per altri chef e cucinier* passati dalla nostra redazione, avresti il piacere di condividere con noi e con i nostri lettori una tua ricetta senza glutine?
Certamente, è un piacere!
RICETTA NUVOLE DI PANE
Questi sono gli ingredienti:
500 gr farina senza glutine per pane Revolution
250 gr acqua
250 gr latte
60 gr olio di semi di girasole
12 gr lievito
Sale q.b.
Intiepidire l’acqua ed il latte, unirli in una ciotola capiente e sciogliere il lievito.
Aggiungere una punta di cucchiaino di zucchero grezzo di canna, mescolare ed attendere 10 minuti.
Aggiungere la farina, un pizzico di sale, l’olio e impastare (dato che l’impasto sarà leggermente liquido l’ideale è utilizzare una planetaria, oppure ci si può aiutare con un mestolo di legno se si vuole impastare a mano).
A questo punto riempire una sac-a-poche con l’impasto e riempire degli stampini tondi, fare lievitare in forno spento per 2-3 ore.
Una volta trascorso il tempo di lievitazione togliere dal forno, portare alla temperatura di 160 gradi ed infornare.
Dopo 5 minuti dalla cottura, ungere la superficie con un pò di olio di semi con l’aiuto di un pennello.
Far cuocere per 30 minuti, dopodichè far raffreddare prima di rimuovere i panini dagli stampi (per evitare che si sgonfino ancora caldi).
Il risultato saranno dei panini croccanti esternamente, morbidi all’interno e leggerissimi come nuvole, provare per credere!
Progetti a lungo termine, sogni da realizzare, obiettivi da raggiungere?
I progetti stanno piano piano prendendo forma, tra i fornelli e i ricordi. Il libro è uno di questi, che si è realizzato proprio quest’anno. Il blog, le migliaia di persone che ci seguono e ci supportano con il loro entusiasmo. Ma anche la famiglia, il lavoro e tutto ciò che quotidianamente ci fa andare avanti. I sogni sono tanti, ma si dice che sognare è il primo passo verso la realizzazione di quel desiderio. Quindi continuiamo a sognare, fino a che tutti i nostri sogni non saranno realtà! L’obiettivo è migliorare sempre, soprattutto nei rapporti con le persone. Ritengo che rapportarsi in modo positivo con gli altri, familiari o sconosciuti, sia fondamentale per costruire un futuro migliore a noi e a chi ci sta intorno.
L’intolleranza peggiore non si combatte a tavola.
Grazie mille Luca… per tutto!