Celiachia : nuovo test del sangue per una diagnosi senza biopsia

 

Dalla ricerca e dalla genetica l’analisi del sangue che diagnostica la celiachia senza biopsia

Per la diagnosi della celiachia il protocollo prevede che vengano fatte le analisi del sangue e che venga fatta poi la biopsia e le eventuali analisi genetiche. Ma è la biopsia che permette di valutare lo stato dei villi. Per far sì che la diagnosi non dia falsi negativi, il paziente deve quindi continuare a consumare glutine e, nel caso fosse a dieta aglutinata prima della biopsia, deve sottoporsi al gluten challenge, sotto controllo medico ovviamente, ma con tutti gli effetti collaterali del caso.

La ricerca e la genetica assieme hanno permesso ai ricercatori dell’Ospedale Universitario di Oslo di mettere a punto un nuovo test del sangue, che permette una diagnosi accurata della celiachia, anche se si è a dieta aglutinata e senza sottoporsi quindi al fastidioso gluten challenge.

Sarna e collaboratori hanno infatti pubblicato i risultati delle loro ricerche di recente (Novembre 2017, Gastroenterology, Agosto 2017, Gut).

Sarna e collaboratori hanno prodotto un assemblaggio di catene (tetrameri) HLA-DQ, quindi affini agli HLA-DQ2 e HLA-DQ8. Hanno quindi effettuato dei normali prelievi sanguigni a gruppi di studio. Un gruppo di pazienti celiaci diagnosticati correttamente è stato sottoposto a 14 giorni di gluten challenge. Un altro gruppo di pazienti era più variegato – erano presenti celiaci diagnosticati, persone con gluten sensitivity auto-diagnosticata, quindi tutte a dieta aglutinata, celiaci diagnosticati ma sotto gluten challenge e anche pazienti non celiaci come controllo. Successivamente i tetrameri HLA-DQ sono stati messi in contatto con il sangue prelevato dai singoli pazienzi ed è quindi stato valutato quanti linfociti T si erano legati.

Da questi studi è emerso che l’affidibilità di questa nuova analisi del sangue è del 100% nel caso dei pazienti con gluten challenge. Ma i risultati più sorprendenti si sono avuti nel gruppo a dieta aglutinata: il test era in grado di distinguere tra celiaci e persone che si erano auto diagnosticate la gluten sensitivity e soprattutto era in grado di diagnosticare la celiachia anche in persone a dieta aglutinata con una sensibilità e una precisione elevata (97%).

Quindi i tetrameri HLA-DQ si sono rilevati degli ottimi biomarkers con elevata sensibilità e la loro applicazione con il semplice prelievo sanguigno permetterebbe di evitare la biopsia e anche il gluten challenge, dando comunque risultati ottimi.

Quindi, non soltanto diminuirebbe il tempo dell’iter diagnostico, ma soprattutto diminuirebbe l’invasività dei test e del gluten challenge grazie ad un semplice prelievo di sangue.

I ricercatori concludono dicendo che studi più ampi sono necessari per la validazione di questo nuovo test, ma certamente una nuova strada è in via di costruzione

 

 

 

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