Taralli pugliesi glassati, ma gluten free
Dopo la pausa estiva torna anche la nostra rubrica “Le ricette del cuore“.
L’abbiamo inaugurata con le Crêpes di nonna Chanart, ci siamo rimpinzati di Mustazzoli, ci siamo consolati con i Maritozzi alla panna, abbiamo sorriso ad ogni morso di Pignolata messinese e ci siamo disperati fino alla riuscita delle Sise delle monache!
E’ l’ora di fermarsi in Puglia per la ricetta per la quale ci è giunta una richiesta di aiuto da parte di Maria Pina Z. , i Taralli pugliesi con la glassa.
CI siamo avvalsi dei suoi consigli, abbiamo fatto tesoro delle sue prove e ci siamo affidati ad un paio di video che abbiamo trovato su You Tube, qui e qui (prendendo la ricetta dei taralli da una e la glassa dall’altra).
Di fatto c’è sempre maggiore difficoltà nello sglutinare una ricetta che non si è mai assaggiata, non si conosce la resa, il sapore e la consistenza che dovrebbe avere, ma ci abbiamo provato.
Ed ecco cosa è venuti fuori: taralli croccanti e molto buoni.
Di fatto è una ricetta alla portata di tutti, non serve un’attrezzatura particolare, basta dedicare una giornata a questa preparazione, ma facendone in grande quantità visto che è un prodotto che dura parecchi giorni senza deteriorarsi.
Speriamo che a Maria Pina e a tutti voi piacciano altrettanto.
Ma vediamo la ricetta.
Ingredienti per 12/14 taralli:
250 g Miscela per dolci senza glutine né lattosio Nutrifree
3 uova medie
50 g olio d’oliva
17 g liquore tipo Grappa
3 pizzichi di sale
1 cucchiaio di zucchero semolato
1/2 cucchiaino di bicarbonato
per la glassa:
500 g zucchero semolato
140 g acqua
Procedimento:
Versate nella ciotola della planetaria (oppure usate un frullino elettrico) le uova e un cucchiaio di zucchero e montate bene finché non otterrete una massa spumosa.
Versate a filo l’olio e poi a cucchiaiate la farina a cui avrete unito il bicarbonato, miscelando a bassa velocità.
Infine unite il liquore.
Versate 20 g di olio d’oliva su una spianatoia e adagiatevi l’impasto.
Lavorate la pasta finché non assorbe tutto l’olio e non diventa liscia a setosa.
Copritela con pellicola e lasciate riposare anche mezzora.
Riprendere l’impasto e dividetelo in pezzi.
Ricavate dei cordoni di pasta spessi quanto un dito e ritagliateli di circa 12/13 cm.
Richiudete ad anello i cordoni di pasta, sovrapponendo le due estremità e premete leggermente affinché si sigillino.
Portate a bollore una casseruola con dell’acqua e quando l’acqua sta quasi per bollire, versate al suo interno tre o quattro taralli, non di più.
Quando i taralli tornano a galla, raccoglieteli con una schiumaiola e sistemateli su uno strofinaccio pulito.
Continuate così per tutti i taralli.
Coprite i taralli con un secondo strofinaccio pulito e lasciateli raffreddare.
Scaldate il forno a 220°.
Incidete ogni tarallo lungo il suo diametro con un coltello seghettato, evitando di andare troppo in profondità, giusto un’incisione.
Sistemateli su una placca coperta con carta da forno e infornateli per 10′.
Abbassate la temperatura a 160° e cuoceteli ancora 10′.
Sistemate i taralli su una gratella e mentre si raffreddano, occupatevi della glassa.
Versate l’acqua e lo zucchero in una casseruola.
Mettete la casseruola sul fuoco e aspettate per circa 10′ minuti finché non diventa uno sciroppo della giusta consistenza. Potete verificare che la temperatura si giusta immergendo due dita nell’acqua molto fredda e poi prelevando una piccolissima parte di sciroppo; se aprendo e chiudendo le dita lo sciroppo forma un filo colloso, la temperatura è giusta, altrimenti prolungatela finché non arriva alla giusta consistenza.
A questo punto versatela in una ciotola d’acciaio (o lasciatela nella casseruola) e montate lo sciroppo con le fruste finché, incorporando aria, diventa bianco.
Poiché raffreddandosi indurisce velocemente, versate la glassa in una ciotola messa a bagnomaria e fatela sciogliere; se dovesse essere troppo densa, aggiungete un paio di cucchiai di acqua e mescolate finché non raggiunge la giusta consistenza.
Immergete con cautela i taralli, uno alla volta, nella glassa calda (oppure glassateli usando un pennello) e poi sistemateli su un piatto coperto di carta da forno.
La glassa rapprende e indurisce velocemente, quindi fate questa operazione lasciando la glassa nel bagnomaria.
Potete conservare i taralli per più giorni, chiusi in un contenitore di latta o in un sacchetto di carta.
Note:
Le dimensioni del tarallo, come grandezza spessore lo decidete voi.
Potete tranquillamente raddoppiare le dosi, ma ricordate di raddoppiare anche la glassa.
Se cambiate tipo di miscela state attenti alla quantità di olio, è possibile che ne bastino solo 50 g, la pasta deve essere morbida ma comunque tenere la forma ed essere manipolata senza che si rompa.