In Italia esistono più di 50 tipi di miele, ciascuno con proprietà, colore e sapore differenti. Oggi, la nostra Leti di Senza è Buono, ci presenta le tipologie più comuni.
Miele, nettare degli dei dalle mille proprietà
Ottimo con thè e tisane, prodotto pregiato ma non raffinato, osannato sin dalla notte dei tempi e caratterizzato da un gusto unico e dalle mille sfumature color dell’oro, il miele è protagonista del GF Calendar del mese di febbraio.
Si tratta di un ingrediente conosciuto da moltissimi popoli sin dall’antichità. I Greci lo chiamavano, non a caso, cibo degli dei, perché erano già consapevoli che il miele non fosse solo un dolcificante. Rispetto allo zucchero, che è saccarosio puro senza alcuna proprietà nutritiva, il miele è un alimento completo che possiede caratteristiche organolettiche diverse a seconda della zona di produzione, della stagione di raccolta e della pianta dalla quale le api preleveranno il nettare.
Quanti tipi di miele?
Attualmente, in Italia esistono moltissimi tipi di miele, probabilmente più di cinquanta, che variano a seconda della specie vegetale visitata dalle api. Da Nord a Sud, il miele viene raccolto dagli apicoltori a partire dalla primavera, fino alla fine dell’estate, in alcuni casi si arriva fino a gennaio.
Se il miele è di qualità, è possibile percepire i sapori, i profumi e persino le fragranze dei fiori dai quali è stato estratto.
In ogni caso, ciascuna tipologia di miele ha la propria consistenza, il proprio colore e soprattutto diverse proprietà nutritive, a volte persino curative, tanto da adattarsi anche all’alimentazione dei bambini a partire dai due-tre anni di età.
Ma quali sono i tipi di miele più diffusi? E quali sono le loro proprietà? Scopriamole insieme.
Il miele millefiori
Tra i tipi di miele, il millefiori si distingue dagli altri perché costituito, come dice il nome stesso, da diversi tipi di fiori. È tra i più diffusi ed è famoso per il suo sapore delicato.
Esistono due varietà di miele millefiori, quello chiaro e quello scuro. Quello chiaro dal sapore dolce più o meno intenso, è il risultato della cristallizzazione del miele in seguito alla raccolta. Quello scuro, invece, ha gusto più deciso e un retrogusto amarognolo ed è più completo dal punto di vista nutrizionale, perché più ricco di minerali e antiossidanti.
In generale, entrambe le varietà sono depurative per il fegato, aiutano a placare la tosse e a stimolare l’intestino e l’apparato digerente. Utilizzati esternamente, si trasformano in un meraviglioso impacco nutriente per i capelli secchi e sfibrati o in una maschera per pelli che hanno bisogno di idratazione.
Il miele di arancio
Fruttato, aromatico, lievemente acidulo, il miele di arancio ha un colore che varia dal bianco al giallo, fino al beige. Ricco di vitamina B12, conosciuta come la vitamina protettiva del sistema nervoso, il miele di arancio è indicato per chi soffre di inappetenza e si sente debilitato e affaticato. Ha un effetto rigenerativo e rilassante, aiuta a combattere l’ansia e a migliorare il riposo.
In cucina, si presta per la preparazione di dolci al cucchiaio, è perfetto per dolcificare yogurt e creme. Infine, trova il suo abbinamento più insolito con pesce crudo o cotto, formaggi e verdure.
Il miele di acacia
Tra i tipi di miele, quello di acacia è il più utilizzato, grazie al suo sapore delicato, tenue, raffinato, con un retrogusto di mandorla dolce e bacche di vaniglia, perciò risulta molto amato dai bambini. La sua consistenza liquida è determinata dall’alta percentuale di fruttosio. Visivamente, si presenta chiaro, quasi trasparente.
Tra le sue proprietà, il miele di acacia è in grado di sfiammare la gola, di disintossicare il fegato ed è un antiacido naturale. Ottimo per dolcificare caffè, tè e tisane, non altera il sapore delle bevande. È adatto nella preparazione di dolci da forno, biscotti, pane e per essere abbinato con formaggi e ricotta stagionata.
Il miele di eucalipto
L’aroma forte e particolare, simile alla liquirizia contraddistingue questo miele che, nel sapore mediamente dolce, ricorda le caramelle balsamiche, con un sentore di affumicato. Si tratta, insomma, di un nettare dalla forte personalità, che viene utilizzato per le sue proprietà antibiotiche e anticatarrali, perché è un ottimo coadiuvante contro il raffreddore e gli stati infiammatori. Ricco di sostanze antiossidanti come i flavonoidi alleati contro i radicali liberi; secondo studi recenti, sarebbe utile nella prevenzione delle malattie degenerative.
In cucina, è perfetto per accompagnare primi piatti, per pietanze di pesce o a base di verdure e formaggi. Come dolcificante, è ottimo con infusi e con il latte.
Il miele di manuka
Questa tipologia di miele rientra di diritto tra i superfood, a causa delle sue straordinarie proprietà, ancora al centro di numerosi studi. Di recente, questo miele, estratto dai fiori di una pianta neozelandese, la manuka, è stato riconosciuto come un rimedio 100% naturale.
Tra le problematiche in grado di curare, o almeno di attenuare, ci sarebbero quelle legate al tratto intestinale, come l’ulcera, il reflusso, a colite e la candida. Inoltre, si rivelerebbe efficace come rimedio per il trattamento di escoriazioni e ferite: grazie alle sue proprietà antinfiammatorie e cicatriziali, ne trarrebbero beneficio anche coloro che sono affetti da eczemi, dermatiti, acne e psoriasi.
Il miele di sulla
Questo miele è un prodotto tipicamente italiano. La sulla, infatti è una pianta leguminosa che cresce soprattutto al Centro e nel Sud della Penisola. Cristallizza spontaneamente e si presenta bianco. Il suo sapore è delicato, mediamente dolce, quasi tendente all’acido, con una componente fruttata. A causa del suo gusto poco invasivo, è il sostituto ideale del miele di acacia e si presta alla preparazione di torroni e dolci da forno, inoltre è perfetto per dolcificare bevande calde come thè e tisane
Molto ricco di nutrienti, apporta grandi quantità di vitamine A, B, C e di sali minerali come zinco, rame, ferro e magnesio. Per questo motivo, è un ottimo energizzante naturale, perfetto per gli sportivi. Aiuta a disintossicare il fegato, ha proprietà diuretiche e lassative e combatte le irritazioni di gola e tosse, ma, per beneficiare delle proprietà di questo miele, è importante assumerlo a freddo, senza riscaldarlo.
Ora che conoscete i tipi di miele più diffusi, saprete anche come utilizzarli al meglio per creare la vostra ricetta e partecipare al GF Calendar di questo mese 😀
Adesso vi ricordo le regole per partecipare al GFCalendar di questo mese
- avete tempo per postare fino all’ultimo venerdì del mese, il 24 febbraio, tutte le ricette con il miele (senza limiti di numero), con l’unica limitazione che siano senza glutine;
- potete pubblicare ogni giorno e inviare le vostre ricette qui;
- lasciate un commento a questo post con il vostro link;
- inserite questo banner nel vostro post e sul vostro blog con la dicitura “partecipo al #GFCalendar con il miele del mese di febbraio di Gluten Free Travel & Living con la partecipazione di Cristina di … Per Incanto
Infine, essendo venerdì, vi ricordo che è anche il 100% Gluten Free (Fri)Day. Mandate le vostre ricette senza glutine ogni venerdì, qui.
Vi aspettiamo numerosi, come sempre.
FONTI:
http://organic-honey.thehoneyland.com
Adoro il miele! Adoro le api! Credo proprio che Letizia ci abbia spiegato non solo le caratteristiche, le varietà e le proprietà del miele ma che ci abbia dato anche ottime indicazioni riguardo a come e dove usarlo in cucina. Partecipiamo al #GFCalendar !!!