Treccia di brioche senza glutine, sofficissima e golosa!
Bentornati! Riaprono i battenti della cucina senza glutine di Gluten Free Travel and Living.
Un mese un po’ anomalo questo; ci lasciamo alle spalle le vacanze natalizie, in cui abbiamo mangiato tanto, abbiamo approfittato della compagnia dei nostri cari e ci siamo goduti un poco di meritato riposo.
Si torna al tran tran quotidiano, fatto di cucina di tutti i giorni con un occhio di riguardo alle nostre intolleranze e, specialmente, alla cucina buona, il più possibile sana.
“Sana” vuol anche dire cercare di non abusare di prodotti industriali ricchi di conservanti, grassi e zuccheri; vuol dire, nel limite del possibile, cercare di produrre in casa più cibo possibile in modo da tenere sotto controllo la qualità degli ingredienti usati e non abusare dei conservanti che, volenti o nolenti, i prodotti confezionati dovono avere.
Ed ecco un esempio di come ci si possa regalare una colazione (ma anche merenda per grandi e piccini) da consumare in relax, prendendosi il giusto tempo per masticare con calma, assaporare il cibo e non solo ingurgitarlo.
E’ una Treccia di brioche senza glutine a prova di dummies; non servono attrezzi particolari, ho volutamente scelto di impastare a mano, l’unico lusso sono i miei inseparabili guanti usa e getta.
Scelgo appositamente di usare poco lievito e di protrarre i tempi di lievitazione, piuttosto che forzarli aumentando la quantità di lievito di birra a cui, oltretutto, molti sono allergici. Se siete felici possessori di lievito madre senza glutine, usatelo senza timore, calcolando sempre che i tempi di lievitazione saranno lunghi e dovrete usare un LM rinfrescato da poco e ben attivo.
Bene, passiamo alla ricetta?
Ingredienti:
250 g Miscela per brioche senza glutine e senza lattosio Le farine dei nostri sacchi
30 g zucchero semolato (ma usate pure quello di canna integrale, se lo avete).
5 g lievito di birra
120 g latte senza lattosio o latte di soia
50 g uovo
la scorza grattugiata di un limone biologico
40 g burro senza lattosio o margarina
5 g sale
1 tuorlo e qualche goccia di latte per la pennellatura
semi di papavero neri e bianchi (oppure i semi che preferite).
Procedimento:
Versa in una ciotola la miscela, il lievito sbriciolato e lo zucchero e mescola.
Unisci il latte e impasta finché non è stato assorbito.
Unisci anche l’uovo e impasta bene con le mani fino ad ottenere un panetto appiccicoso.
Aggiungi il burro a pomata, la scorza di limone e il sale e impasta molto bene.
Ottenuto un panetto appiccicoso, infarinati leggermente le mani e continua ad impastare, vedrai che avrai un panetto liscio e perfettamente lavorabile.
Ricava un salsicciotto da questo panetto, lavorandolo sulla spianatoia e dividilo in due parti.
Rotola i due salsicciotti ottenuti sulla spianatoia in modo da allungarli e arrotolali tra di loro, ottenendo così una treccia.
Sistema la treccia, per comodità più che altro, in uno stampo da plumcake, copri lo stampo con pellicola e riponilo in un luogo tiepido.
Aspetta che raddoppi di volume.
Batti il tuorlo con qualche goccia di latte delattosato o di soia e pennella la superficie della treccia.
Spolverizza con i semi di papavero e cuoci in forno pre-riscaldato a 180° per circa 20′ o fino a doratura.
Aspetta che intiepidisca prima di tagliare la treccia.
Note:
Appena sfornata e per tutto il giorno la treccia è estremamente soffice. L’indomani perde appena appena di sofficità, non sarebbe nemmeno necessario scaldarla, ma zucchero non guasta bevanda!
Ho dovuto aspettare 6 ore per infornare, potete scaldare il forno in modo che sia tiepido e lasciare che lieviti al suo interno.
Se non volete usare burro o margarina potete usare dell’olio di riso.
Se cambiate miscela dovete valutare la quantità di latte, potrebbe servirvene di più o di meno, ma è basilare che non lasciate immutata la ricetta, potreste non ottenere lo stesso risultato. Non ci stancheremo mai di ripeterlo! Avete una miscela fétiche che adorate? bene, potete usarla, ma versate il latte poco per volta e considerate che dopo aggiungerete altri 50 g di uovo, quindi attenzione.
