Settembre lo dedichiamo alle pere
Abbiamo deciso di dedicare il mese di settembre ad un frutto tra i più diffusi e consumati: le pere.
Frutto del Pyrus, il vero frutto anzi sta nel torsolo mentre la polpa carnosa che lo circonda è la vera parte commestibile, buccia compresa.
Arriva a maturazione verso la fine di luglio, ma grazie alla conservazione in ambiente freddo e parzialmente privato di ossigeno che viene sostituito dall’azoto e riducendo l’etilene che favorisce la maturazione della frutta, la pera può essere consumata anche mesi dopo la raccolta.
Ne esistono moltissime qualità: kaiser, abate, coscia, William, decane, conference, mantovana, ercolina e tutte possiedono le medesime ottime proprietà nutrizionali.
Apporta 35 calorie per 100 grammi di prodotto, contiene circa l’84 % di acqua , ricca di potassio e di calcio, contrasta la demineralizzazione delle ossa prevenendo l’osteoporosi; ricca di fibre alimentari quali la pectina (si quella che si usa per cucinare le confetture di frutta) aiuta a ridurre il colesterolo cattivo che si lega alla fibra solubile e viene evacuata con le feci.
Ricche di fruttosio, monosaccaride che deve essere processato dal fegato e convertito in glucosio, sono un frutto a basso indice glicemico consumabile anche da chi soffre di diabete (ma sempre seguendo le indicazioni suggerite dal medico, perché pur essendo poco zuccherine, bisogna evitarne l’eccesso).
La stragrande maggioranza degli effetti benefici di questo frutto però ci viene dalla buccia che abitualmente togliamo.
Se le pere sono di provenienza sicura o dall’albero che abbiamo in giardino, le laviamo per bene e le mangiamo con tutta la buccia; se provengono da coltivazioni che utilizzano i pesticidi basta eseguire un lavaggio più accurato, come ad esempio lavare molto bene in acqua lievemente salata risciacquando più volte; lavare con acqua e bicarbonato lasciando in ammollo per circa 15’; lavare in acqua e aceto lasciando in ammollo per 15’.
Ad ogni modo è sempre importante che la pera venga consumata con tutta la buccia.
La cottura invece degrada le vitamine, quindi no alle pere cotte ( a meno che non siano prescritte dal medico per diete particolari), no alle pere sotto spirito e sciroppate perché hanno perduto gran parte degli effetti benefici oltre ad essere eccessivamente zuccherine.
Ma come al solito, esistono delle eccezioni alle regole.
Pur essendo vero che aiutano moltissimo il transito intestinale aumentando la massa fecale grazie alle fibre, le stesse fibre potrebbero dare noie a chi invece soffre di diverticolite o di diarrea legate al altre patologie.
Fonti internet:
My personal trainer
Cure naturali
Wikipedia
Credit photo: internet
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