Se ben ricordate avevamo deciso di dedicare il mese di aprile alle mele, non perché sia un mese espressamente dedicato a questo frutto, ma perché vogliamo spendere due parole e qualche ricetta per un prodotto che è talmente presente sulle nostre tavole in mille maniere diverse, da meritare un mese intero.
Abbiamo preparato la torta di mele e ora ci dedichiamo ad un piatto unico, molto saporito che richiede poca abilità e tempo di preparazione, lo stinco con purea di mele.
La ricetta è della nostra Federica Barbera che ho seguito pedissequamente. L’abbinamento tra la carne di maiale e l’acidità della purea di mele è tra i più azzeccati; sgrassa, alleggerisce ed è velocissimo da preparare.
Abbiamo deciso di dividere le due ricette per venire incontro agli amici vegani/vegetariani che ci seguono, quindi anche se lo stinco è quanto di più lontano ci sia dal loro modo di concepire l’alimentazione, la purea di mele è quanto di più vicino possa esserci ad un cibo sano, genuino, vegano e leggero.
A voi la scelta di abbinarli o di preferire un piatto alternativo alla carne.
Ingredienti per due persone:
1 stinco di maiale del peso di circa 900 g
vino rosso di buona qualità (il mio è a km 0 di fattura casalinga)
foglie di alloro
erbe aromatiche fini
paprika
olio d’oliva
chiodi di garofano
cipolla
spicchi di aglio
brodo
per la purea di mele:
2 grosse mele verdi Granny Smith
1 piccola cipolla
olio d’oliva
sale
peperoncino
Procedimento:
La sera precedente:
Frizionate lo stinco di maiale con le erbette fini, con la paprika e praticate delle piccole incisioni qua e là e inserite al loro interno dei pezzetti di aglio sbucciato.
Adagiate lo stinco in una ciotola e versate tanto vino quanto basta a coprirlo per 3/4.
Unite alla marinata dell’olio d’oliva, un paio di foglie di alloro, la cipolla tagliata a pezzetti, uno spicchio di aglio e due o tre chiodi di garofano.
Coprite la ciotola con pellicola e riponetela in frigo per tutta la notte, avendo cura di rigirare la carne ogni due o tre ore affinché si insaporisca da ogni lato.
L’indomani mattina verso le 9.
Disponete lo stinco in un contenitore da forno e versate tutta la marinata.
Cuocete la carne a 200° finché la polpa non si stacca dall’osso, rigirandola molto spesso (circa ogni 30′).
Se durante la cottura il liquido scarseggiasse, unite del brodo.
Dopo circa 3 ore e mezza (più o meno a seconda delle dimensioni dello stinco), la carne sarà ben cotta e si sarà staccata dall’osso; riponetela in un piatto e frullate il sughetto rimasto, se non gradite la cipolla intera.
Preparate la purea di mele.
Frullate sia la cipolla che le mele pelate e a cui avrete tolto i semi.
Scaldate l’olio in una casseruola e unite la polpa.
Fate cuocere finché la cipolla non risulti morbida e la purea asciutta.
Insaporite con sale e peperoncino e servite con lo stinco.
meravigliosa me l’ero persa!
non ho mai fatto lo stinco…
dammi una dritta: tempo di cottura indicativo?
Grazie Gaia. Circa 3 ore e mezza di cottura…. Dipende anche dalla pezzatura dello stinco, ma non meno di tre ore