di Leti Leti
http://senzaebuono.altervista.org/torcinelli-abruzzesi-senza-glutine/
Ingredienti
350 gr di farina senza glutine (io ho utilizzato il mix per impasti lievitati di Un cuore di farina senza glutine, diminuendo un po\’ la farina di riso: 220 gr di farina di riso finissima, 80 gr di fecola, 50 gr di amido di mais)
430 gr di patate (possibilmente qualità rossa, quella più asciutta)
65 ml di latte vegetale
1 uovo biologico
1/2 cubetto di lievito di birra
uvetta q.b.
qualche cucchiaio di rum
un cucchiaino di miele
vino bianco da tavola q.b.
olio di buona qualità per la frittura
per decorare:
zucchero grezzo di canna
Preparazione
Lessate le patate in pentola a pressione (cottura: 20 minuti dal fischio, se non sono cotte, lasciatele cuocere ancora per qualche minuto). Disponetele su un piatto per farle intiepidire. Sciacquate l\’uvetta con acqua tiepida e lasciatela macerare nel rum.
Nel frattempo, fate scaldare leggermente il latte vegetale in un pentolino, sbriciolate il lievito di birra nel latte tiepido e aggiungete il miele. Mescolate e lasciate riposare per qualche istante.
A questo punto, iniziate a preparare l\’impasto dei torcinelli abruzzesi: pesate le farine e setacciatele in una ciotola ampia. Schiacciate le patate private della buccia e unitele alle farine, aggiungete l\’uovo sbattuto, il latte mescolato con il lievito di birra e il vino poco alla volta, fino ad ottenere un impasto morbido e un po\’ appiccicoso. Scolate l\’uvetta, strizzatela e aggiungetela al composto. Incidetelo con una croce e lasciatelo lievitare in un luogo caldo, coperto con un panno pulito, fino al raddoppio.
Riprendete l\’impasto, prelevatene un po\’ alla volta e, ungendovi le mani con olio evo, formate i torcinelli, dando al composto la forma di serpentelli. Friggete i torcinelli abruzzesi (5 o 6 alla volta, così assorbiranno meno olio) in olio profondo per qualche minuto (non sarà semplicissimo capire se sono cotti, perchè il colore dell\’impasto non cambia, rimane pallidino, quindi, alla prima frittura, fate la prova assaggio senza ustionarvi e regolatevi per le successive) e, ancora caldi, tuffateli nello zucchero grezzo di canna…gustateli caldi (ma non troppo) con un buon caffè! 🙂