Gluten free o no?
Abbiamo già detto che la celiachia è un’intolleranza permanente al glutine, una frazione proteica presente in molti cereali come frumento, orzo, segale, kamut e, di conseguenza, nei loro derivati come amidi, fecole, farine, semolini, fiocchi di cereali… ecc.
Attualmente, l’unica terapia per far sì che un celiaco stia bene, è seguire scrupolosamente una dieta priva di glutine e di contaminazioni. Anche l’ingestione di una minima quantità di glutine può compromettere l’esito della dieta ed è comunque dannosa per la mucosa intestinale, pertanto è essenziale assicurarsi che il celiaco non ingerisca alimenti che possono contenere glutine in alcuna forma.
A prima vista, sembrerebbe quasi che il celiaco debba solo evitare di mangiare prodotti come pane, pasta, biscotti, crackers, grissini… ma è davvero solo così semplice?
Il glutine è un emulsionante/addensante molto usato nell’industria alimentare e c’è il rischio che possa esser ingerito in maniera inconsapevole dal paziente perché, nell’ingredientistica di un prodotto, non sempre si nasconde dietro alla chiara parola farina/amido/fecola che ci fa subito accendere la spia “alert” ma dietro alle famose lettere “E”, meglio noti come additivi alimentari.
Ecco che alcuni alimenti che, a prima vista potrebbero esser considerati innocui, diventano invece a rischio e, di conseguenza, occorre consumare solo quelli che sono effettivamente senza glutine.
Quali sono questi alimenti?
Cioccolata e cioccolatini, caramelle, chewingum, creme da spalmare, marmellate, caffè aromatizzati, marron glacé, patatine, pop corn confezionati, dadi da cucina , salse e sughi pronti, e tanti altri.
La lista è veramente lunga ma sul sito AIC c’è un esaustivo elenco di questi prodotti a rischio, suddiviso per categorie (tutti i prodotti contrassegnati dal punto interrogativo sono a rischio). Sarà sicuramente di aiuto per capire meglio quali siano i prodotti a rischio per chi è affetto da celiachia.
www.celiachia.it/dieta/Dieta.aspx?SS=182
Buona lettura!