Il 27 ottobre sono stata invitata a provare il menu di dicembre proposto dallo chef Simone Bernacchioni del Ristorante Quinoa di Firenze.
Aperto un paio di anni fa a Firenze, Quinoa si trova in pieno centro, a un pazzo da piazza del Duomo e dalla stazione, nella splendida cornice dell’ex Casa della Creatività, in piazza Santa Maria Maggiore.
Il ristorante aderisce al progetto Alimentazione Fuori Casa dell’Associazione Italiana Celiachia.
Lo chef e proprietario del ristorante Quinoa, Simone Bernacchioni, ha fatto una scelta ardita: menu 100% gluten free, dall’antipasto al dolce, bevande e pane compresi.Scelta ardita che ha però pagato, visto che il locale è molto frequentato, anche da stranieri, e la sua offerta si è via via arricchita di molte iniziative.
Dice Simone “Non volevamo che Quinoa fosse un posto per pochi, la succursale di un reparto ospedaliero aperta a chi non poteva godersi cibo saporito. La sfida, fin dall’inizio, è stata di far mangiare bene per tutti: nessuno dei nostri clienti deve accorgersi che qui si cucina senza glutine”. Uno spirito che noi di Gluten Free Travel and Living non possiamo che condividere.
Il locale ha spazi interni ed esterni, e propone un menu decisamente fusion, che unisce i sapori più tradizionali come il panino al lampredotto ai sapori d’oriente, come il Pad Thai. Molte le portate vegetariane e anche vegane, quelle più nelle corde dello chef, che è vegano, ma non saprei scegliere, visto che le proposte di carne e di pesce sono anch’essere ottime. Tutto fatto in loco, ottimi pani e schiacciate compresi.
Quinoa è senza dubbio il locale dove chi vuole mangiare senza glutine a Firenze non può non andare.
Il menu che abbiamo assaggiato il 27, insieme ad altri 14 foodblogger invitati all’evento, era tanto ricco quanto variegato, ed anche questo con molte proposte vegetariane e vegane.
Ha aperto le danze con un mojito al melone d’inverno , in versione alcolica e analcolica, che aveva decisamente un suo perché.
A seguire una serie di piatti, vegetariani e non, di diversa ispirazione geografica: il sushi sano perché vegetariano che guarda al Giappone, e ci è sembrano molto gustoso anche se al posto del pesce crudo c’erano zucchine e melanzane.
Si è poi giocato in casa con il panettone con paté di fegatini alla fiorentina, un mix di sapori veramente insolito (il panettone era un vero panettone, non un panbrioche neutro) ma decismente ben azzeccato.
Abbiamo poi assaggiato le polpette a scarto zero con estratto di radicchio di chioggia, curcuma, pera, carota, zenzero e bacche di goji, vegane e anche ecologicamente sostenibili, essendo a scarto zero.
Le portate che si erano già avvicendate non erano poche, ma come resistere al classico della cucina vegana made in USA, i burger di quinoa e lenticchie, con un’ottima salsa e serviti su buns ovviamente preaparati appositamente? L’ultima proposta del menu di dicembre ci ha riportati nel Mediterraneo con un insospettabile kebab vegano servito con verdure e salse in una piadina anch’essa preparata ad hoc.
Pensate che sia finita? Certo che no! L’ultima portata – prima dei dolci, ça va sans dire – era a scelta. E io ho scelto una tempura di baccalà, davvero buonissima, croccante fuori e morbida dentro al punto giusto, con fresco accompagnamento di verdure.
Hanno accompagnato la cena due vini biologici, bianco e rosso: un Vermentino Primo e un Montepulciano d’Abruzzo delle cantine Tollo, così tutti siamo stati accontentati.
Mi sono dimenticata qualcosa? Sì? Cosa? Ma i dessert!
Ne abbiamo assaggiati tre. S’era detto di assaggiarli, poi, nota per la mia golosità senza fine, e complice il fatto che altri commensali non ce la facevano proprio più, ne ho mangiati quasi due interi, ed assaggiato il terzo (ma solo perché era una full immersion di cioccolato, che io non amo alla follia).
E di che si trattava, per riuscire a farmi trovare un posticino dopo cotanta cena? Eccoli qua:
Già dall’aspetto si capisce perché non ho resistito… Mousse al cioccolato fondente con pan di spagna al rum, mousse ricotta e pistacchi con gelée alla pera, mousse cacao e nocciola con glassa alla gianduia. Potevo resistere?
È stata una dura lotta, ma per me la mousse di ricotta e pistacchi con gelée alla pera ha vinto la partita, per la felicissima accoppiata di sapori e consistenze, ma fra i 15 commensali i favori si sono equamente spartiti, sulla base dei gusti personali. Sulla realizzazione e riuscita dei dolci, sia il preferito che gli altri, niente da dire: tutti realizzati a regola d’arte e molto molto invitanti.
Questi sono alcuni fra i piatti che troverete nel menu del Ristorante Quinoa nel mese di dicembre, insieme alle molte proposte del ricco menu.
Quinoa organizza anche incontri a tema, ecco i prossimi appuntamenti:
Dal 3 novembre, ogni giovedì,“Indovina chi viene al cinema” con aperitivo e proiezione del film al primo piano
24 novembre Thanksgiving dinner: un menù nel segno della migliore tradizione americana, con la zuppa di zucca e naturalmente il tacchino ripieno con la salsa di mirtilli, purea di patate e verdure e per finire la torta di zucca con gelato (Acqua e calice di vino incluso per un costo di 25 euro a testa)
1 dicembre serata speciale per i 50 anni dall’alluvione, con una mostra e un concerto.
Ogni domenica, dalle 12 alle 15 c’è il brunch, a buffet.
Questa non era la prima volta che andavo da Quinoa, e non sarà certamete nemmeno l’ultima: oltre all’ottima cucina, fanno la loro anche il clima accogliente, l’ambiente curato, e l’ottimo servizio.
Last but not least, Illy, il cameriere più divertente del west!
Ristorante Quinoa
Piazza di Santa Maria Maggiore, 1, Firenze
Tel 055 747 7998
A pranzo dal lunedì al sabato dalle 12,30 alle 15
A cena dal martedì al sabato dalle 19,30 alle 23
Domenica brunch dalle 12 alle 15.
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Mi piace tantissimo questo ristorante! Ho scritto anch’io qualcosa sul mio blog 🙂
http://www.diaryofanexpatgirl.com